Spalletti costruisce una mediana camaleontica. Da Valero a Vecino: il piano
L'Inter di Spalletti cresce e prende forma, partita dopo partita. A una settimana dall'inizio del campionato, la squadra sembra essere pronta per l'esordio, al netto di tutte le migliorie che solo con il tempo potranno arrivare.
Le fortune di una squadra, si sa, passano dal centrocampo. In mediana risiede il cervello della squadra e se quella non gira la squadra fatica a difendere e fatica ad attaccare. La poco affidabilità del centrocampo è alla base delle delusioni delle ultime stagioni. Con l'arrivo di Spalletti però le cose possono cambiare. Al centro è stato posto Borja Valero, attorno a lui ruotano i vari Gagliardini, Vecino, Joao Mario e Brozovic, dando ormai per perso Kondogbia. L'amichevole di ieri contro il Betis ha dato qualche indizio su quelle che sono le idee di Spalletti a una settimana dall'inizio del campionato.
Contro gli spagnoli in mediana è partito il duo Borja Valero-Vecino, con Joao Mario alle spalle di Icardi. Lo spagnolo è ormai già padrone del centrocampo, convince la sua capacità di accelerare e rallentare il gioco a seconda delle situazioni che la partita richiede. Vecino ha mostrato un buon piglio, sicuramente vogliono di dare il suo contributo, anche se in più di una occasione è stato impreciso, soprattutto nella fase di costruzione. Joao Mario dietro la punta cresce, anche se deve decisamente alzare la propria incisione sotto porta e restare in partita per tutti i minuti in cui è in campo. L'appunto di Spalletti, che invita la sua squadra a gestire con più lucidità il pallone nelle ripartenze, è riferito anche se non in particolar modo a lui.
Con l'ingresso in campo di Gagliardini, che ha sostituito Joao Mario, Spalletti ha alzato la posizione di Borja Valero e non di Vecino. Se si trattasse di un esperimento o di una volontà tattica di lavorare sull'uruguaiano solo come mediano, il tempo ce lo dirà, anche se la sensazione è che alla lunga sarà Vecino a giocare davanti a Borja Valero e non il contrario. Lo spagnolo poi è uscito per lasciare spazio a Brozovic, che ne ha preso anche la collocazione in campo. Non ci sono dubbi invece che il croato sarà il jolly del centrocampo, difficilmente titolare ma utile per gestire le partite. Ha corsa e tecnica: la sua indisciplina tattica lo rende poco affidabile per tutti i 90 minuti, ma può essere decisivo a partita in corso. Utile sia nella mediana a due che alle spalle della punta, dovrà migliorare ancora molto ma ha tutte le caratteristiche per fare bene. Eccezion fatta per Gagliardini, unico sicuro di giocare solo nella mediana a due, Borja Valero, Joao Mario, Vecino e Brozovic sono tutti giocatori quasi intercambiabili tra loro, in modo da permettere all'Inter di gestire il pallone con maggiore qualità e imprevedibilità. Proprio come chiede Spalletti.