Spalletti: "Il rigore era rigore. Brava la Viola, ma la vittoria è meritata"
Nel dopo partita di San Siro, Luciano Spalletti si sofferma davanti alle telecamere di Sky Sport per analizzare la prestazione dei suoi nella vittoria contro la Fiorentina: "Per convinzione siamo cresciuti, anche se all'inizio eravamo troppo bassi. La squadra è cresciuta sotto tanti aspetti. In questi momenti qui ci ha messo del suo e ha fatto qualche risultato che aggiusta la classifica".
Che cosa non era piaciuto di Keita? Perché il rimprovero?
"So che a voi piace fare casino, ma è una cosa che si può fare a fine partita... l'ho detta a lui e a Politano. Loro pressavano alto e noi avevamo tutte e tre le punte aperte, volevo che entrambi venissero più in mezzo al campo. Quando è entrato da seconda punta ci ha messo le cose a posto, ha fatto respirare con la sua qualità e i suoi dribbling. Poi si è esternato un po' dal gioco e lui non riusciva a capire cosa volevo. Lui voleva portarla alla bandierina, giustamente... ma la comunicazione quando sei in panchina si fa così, presi dalla bramosia del momento. Non ho rimproverato niente a nessuno. Parliamo della partita. Se poi anche dentro gli spogliatoi ci mordiamo, succede... ci piace morderci tra uomini".
In caso di morsi almeno noi non la squalifichiamo (ironizzano dallo studio, ndr)...
"Almeno quello (ride, ndr). La Fiorentina era la mia squadra del cuore, volevo esserci. Facevo il racattapalle e in quella Fiorentina c'era anche Antognoni".
Ha sentito cosa ha detto (Antognoni, ndr) sul rigore?
"Il rigore era rigore. Se no vi faccio vedere quelli dell'anno scorso con l'Udinese o quello di quest'anno col Parma con altri episodi e così sono bravo anche io. Lui tocca la palla, che stava andando verso il dischetto dove stava arrivando Vecino e la palla viene deviata. Una volta che me lo danno, me lo volete pure levare... alla Fiorentina gli si dice bravi, ma non più di quello. Hanno avuto occasioni importanti come noi, ma abbiamo vinto meritatamente. Il gol l'hanno fatto con un po' di fortuna anche loro per una palla persa da noi in uscita, poi tiro, deviazione e gol. Noi i gol li abbiamo fatti regolari. Sono stati bravi, anzi bravissimi. Hanno un calcio moderno, e per questo Firenze si è riaffezionata al calcio".
Si deve migliorare il palleggio negli ultimi 16 metri:
"Verissimo, noi abbiamo giocato poco su Mauro. Quella è una cosa che dobbiamo migliorare, ma la cosa che ci ha creato problemi riguarda le tante palle perse in mezzo al campo. Loro riuscivano sempre a farla girare bene, sono una delle squadre che palleggia meglio in tutto il campionato. Noi dobbiamo mettere a posto il possesso in fase di uscita, ma abbiamo creato anche delle ripartenze dove potevamo andare a fare gol e a prenderci quello che ci meritavamo".
Dieci giorni fa vedendo la classifica sembrava demoralizzato...
"Mah, demoralizzato mi sembra troppo... Rifirmando il contratto la mia futura storia è che o faccio risultato o faccio la fine degli allenatori degli ultimi 7 anni. O vinco o vado via. Ora ho la squadra che volevo, competitiva, anche se ci sono problemi come per Vrsaljko, che in questo momento ci manca. Rimarrò sempre convinto che questi sono gli uomini che volevo e me li tengo fino alla fine".
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