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Spalletti: "Il Torino è battagliero per storia, ma ho giocatori tosti"

di Redazione FcInterNews.it

Archiviato il derby, l'Inter riprende la corsa verso l'obiettivo Champions League dallo Stadio Olimpico Grande Torino dove domani all'ora di pranzo i nerazzurri sfideranno la squadra di Walter Mazzarri. Di questo e altro Luciano Spalletti parlerà oggi durante la conferenza pre-gara al Suning Training Centre. FcInterNews.it offre le parole del tecnico in diretta testuale.

Come affronterete domani il Torino?

"Le partite sono difficili dall'inizio della stagione. Personalmente ho sempre avuto difficoltà a incontrare il Toro, sono abituati per tradizione a lottare. Bisognerà entrare nell'ordine di idee di quello che dovremo affrontare".

Ha rivisto il gol annullato a Icardi, pensa ci sia difformità nei giudizi?

"Sarebbe meglio non intervenire in realtà... Mi sono segnato quel che disse Rizzoli nell'ultima riunione. Lui parlò di un margine di tolleranza in cui sarebbe meglio far prevalere la decisione del campo. Per me vale quello, per cui non sto a commentare. Però mi lascia perplessa la gestione del fuorigioco in cui Mauro è indietro di un metro buono, perché lì non c'è dubbio e anche se ce l'hai dovresti lasciar andare l'azione e rivederla dopo. Per il resto dobbiamo far sì che i risultati dipendano da noi e non dagli altri".

Tra le difficoltà di domani c'è anche la presenza di tanti ex che avranno qualche motivazione in più?

"Se gli ex contro di noi sono stimolati allora abbiamo contro tutta la Serie A, perché ne abbiamo tanti. La reazione sarà ancora più massiccia, noi dobbiamo avere qualità e forza per affrontare queste partite in cui ci saranno più insidie e dobbiamo trovare soluzioni per andare oltre ogni proposta che può venire fuori e qualsiasi cosa possano fare gli avversari".

Un passaggio che vi manca è l'incisività sotto porta?

"Quello sarebbe un ulteriore salto in avanti. E' stata una ricerca, quella di costruire qualcosa in più. I nostri centrocampisti ce l'hanno nel Dna la conclusione dal limite, magari bisogna porre un po' più l'attenzione nella finalizzazione di testa per dare una mano a Icardi".

A che punto è percentualmente il progetto tecnico?

"Lavorare nell'Inter mi dà gioia. Non so a che percentuale siamo, ma ora siamo una squadra totale nelle potenzialità che evidenziamo nella partita e siamo una squadra che può ambire a fare qualcosa di importante migliorando la propria performance perché le soluzioni le abbiamo dentro. Ci abbiamo messo un po' troppo a trovarle, ma le abbiamo".

Cosa non dovete fare da qui a fine campionato?

"Quando sei tu a trovare la cura non ci ricadi, l'ho già detto. I giocatori hanno risolto la situazione, hanno fatto vedere di avere un carattere tosto. Non hanno mai perso la bussola e sono sempre rimasti col timone ben saldo tra le mani, non trovando subito la rotta giusta ma trovando poi i gradi della virata e la direzione in cui volevano andare".

Non affronta Mazzarri da quasi dieci anni. Nell'analisi di questi giorni ha trovato qualcosa di diverso?

"Mi sembra un momento in cui il Torino è alla ricerca della miglior tattica e del miglior atteggiamento da avere. Ha fatto svariate prove. Mazzarri ha qualità internazionale, è un allenatore esperto, che ha fatto bene da diverse parti, sa qual è il suo lavoro. Attualmente non è facile prevedere un Toro in un modo o in un altro. Giocava a quattro, ora gioca a tre in difesa. In una gara ha giocato 3-5-2, poi il 4-3-2-1. Ha fatto varie prove, bisognerà attendersi anche qualcosa di diverso e dovremo essere bravi perché non ci concederanno tanto campo e sono forti in fase difensiva. Come persona conosco Mazzarri perché abbiamo abitato nello stesso posto. L'ho incontrato qualche volta...".

Non prendete gol da cinque partite e Handanovic fa meno parate. Cosa è cambiato rispetto alla prima parte della stagione?

"Abbiamo coinvolto tutto l'atteggiamento della squadra. Anche gli altri due reparti, non solo quello difensivo, possono fare la differenza. E' cresciuto il gruppo, la testa, dei giocatori che hanno trovato la soluzione. Hanno ripreso in mano le proprie qualità e si sono messi a disposizione l'uno dell'altro per trovare questa soluzione totale e quindi ne trova beneficio il portiere come la prima punta nel fare gol. Un risultato può essere determinato dalla giocata del campione, ma la differenza la fa il dominio della partita da parte della squadra".

Come sta Miranda?

"L'ho convocato perché può giocare ma va valutato di momento in momento. Il risultato delle prove di oggi è positivo ma dovremo vedere nelle prossime ore".

Che crash test può essere per voi Belotti?

"E' un buon test, ma lo è anche Iago Falque che ha fatto tantissimi gol e conosco molto bene. Ha un piede eccezionale. Ljajic stesso lo conoscete tutti. E' un reparto offensivo di grande qualità. Belotti ha la stoffa del bomber e del campione, ci sarà da lavorare singolarmente e di reparto in maniera corretta. Ma ne abbiamo affrontati altri del livello di Belotti e abbiamo fatto bene, siamo fiduciosi sulla nostra forza".

Ha parlato con Icardi dopo il derby?

"Ad altri calciatori non ho rimarcato quando hanno sbagliato dei gol. Andare a rimarcare i difetti non ti dà meriti, te ne danno di più se vai a evidenziare le cose che uno ha fatto, ma non essendo andato a sottolineare le cose che ha fatto, andare a mettere il dito su quello sarebbe stato brutto da parte mia".

Cosa peserà di più nella lotta Champions per le tre squadre in ballo? C'è qualcosa che la spaventa?

"Per me ce ne sono di più, ma le più vicine sono tre. Ci sono varie insidie e dobbiamo metterci di traverso. Abbiamo sempre cercato di non avere una strada libera davanti. Abbiamo sempre ragionato per avere quella forza che serve per mettere da parte qualsiasi cosa ci si metta di mezzo. Continueremo a fare questo tipo di ragionamento. Abbiamo potenzialità. Abbiamo anche dei diffidati e questa settimana abbiamo avuto un'infrasettimanale, per cui proprio come il Torino abbiamo avuto poche ore per recuperare. Le insidie ci sono per tutti allo stesso modo. E' chiaro che la condizione fisica, la mentalità che fa vedere la squadra proponendo il suo calcio, vengono fuori ma è sempre l'entusiasmo che fa la differenza. L'essere veramente professionale e professionista, volendo raggiungere questo obiettivo senza disperdere niente delle qualità che si hanno. Candreva diceva che vuole mettere i suoi gol da parte per farci arrivare all'obiettivo, ma ci vogliono anche i suoi".

Karamoh può essere un opzione?

"Sta bene e si sta allenando bene. E' vero che avrei potuto impiegarlo qualche minuto in più. Per il finale di campionato è quello che ha le doti muscolari, tecniche e di velocità che salendo la temperatura può dare la soluzione a qualche spunto personale di cui tutte le squadre hanno bisogno per andare al di là del proprio avversario".

Come avete trovato la cura per ripartire?

"Non c'è una cosa evidente. Fai dei piccoli tentativi credendo che sia quello che non peggiora, perché se sei nella via di mezzo mettendoci mano puoi anche peggiorare. E quindi fai dei tentativi, ci metti del tempo perché li fai in maniera precisa finché non trovi la soluzione. Bravi i calciatori a non perdere la bussola e quelli della società a farsi vedere sempre fiduciosi quando incontravano i calciatori".

Icardi ha sempre reagito benissimo alle difficoltà. Pensa che il dubbio in vista delle convocazioni per il Mondiale possa influire?

"La risposta ve la dà lui domani".

Quanto potrà essere decisiva la gara dell'Olimpico contro la Lazio all'ultima giornata?

"A oggi non ci penso. Vista la forza di chi sta davanti il mio pensiero è che ci sia ancora tutto da giocare".

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