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Spalletti in conferenza: "A me farebbe piacere rimanere all'Inter. Io aspetto, ora parlerà la società"

di Mattia Zangari
Fonte: dall'inviato a San Siro

Al termine del tradizionale tour di interviste con le televisioni, Luciano Spalletti si accomoda in conferenza stampa per analizzare attraverso le domande dei giornalisti il pazzo 2-1 con cui l'Inter ha piegato l'Empoli che vale il pass per i gironi della Champions League 2019-2020. Ecco le parole del tecnico nerazzurro raccolte dall'inviato di FcInternews.it:  

Montagne russe negli ultimi minuti, le era mai capitato?
"Mi chiede se è capitato a me? Un pochettino di storia va vista, se vuole gliela racconto. Io ho cominciato dai playout con l'Empoli... Mi salvo in Serie A all'ultima domenica perché Roccati ha parato un rigore, mi sembra. Gli anni dopo ho lottato per la zona retrocessione ad Ancona dopo aver perso 10 gare di fila; le finali di Coppa con l'Inter quando ero alla Roma. Io sono sempre a casa mia in queste situazioni, è stato così anche alla Roma: vorrei essere sempre qui, in quelle che voi fate diventare pressioni. Quale è il problema? C'è la soluzione, si vede se hai o meno lo spessore. Noi dobbiamo giocare le gare con la testa libera, poi è chiaro che diventa difficile perché disperdi il vantaggio che avevi accumulato; l'Empoli è squadra vera, meritava di salvarsi. Se la vinci, la vinci così: ci sono giocatori fortissimi che hanno sopperito alle difficoltà della storia del club e dello stadio. Sbagli un pallone e i polpacci diventano di pietra. Dalbert, ve l'ho sempre detto... E' un calciatore giovane, dipende dal contesto in cui gioca e questa sera era difficile. Ci vuole la gente che ha la corteccia, che ha il cuoio addosso per reggere certe pressioni. La squadra è stata eccezionale, chi ci crede dopo il loro pari? Vedi il buio completo, cerchi di automotivarti. Doppiamente bravi a questi giocatori per l'obiettivo raggiunto, importantissimo, era quello che era stato chiesto. Poi si poteva andare in Champions anche prima, tutto vero, però vediamo".

Il grande Trapattoni diceva che l'Inter è una centrifuga...
"Avete trovato un cliente scomodo, tu scrivi quello che ti pare ma poi non fate come i viscidi che non si presentano in conferenza stampa. Diciamocele ore le cose, è finita. A me piacciono questi confronti, ci sto bene dentro. Rifatemele anche il prossimo anno". 

Ora cosa succede?
"Ora parlerà la società, io ascolto come lei. Secondo me cambia poco, tre mesi di pagine scritte e poi non è vero niente. No, ragazzi. Per cui c'è da aspettarsi quello che diranno e tireranno fuori, a me farebbe piacere rimanere all'Inter". 

Poteva essere fatto qualcosa di meglio?
"Secondo me quello che bisogna fare è non tornare indietro quando prendi delle decisioni. Lì c'è la complicazione perché lì non hai fatto una cosa coerente nella gestione della scelta. Poi ributti tutto in aria? Poi vengono fuori tre problemi. Poi rincontriamoci, vedo che non ci sono tutti (in conferenza ndr) e si mettono a posto un po' di cose in questi tre anni e mezzo di Roma e Inter. Quando sono arrivato alla Roma eravamo a -6 dall'Inter e poi gli sono arrivato davanti di 25 punti. Poi sono andato all’Inter e sono arrivato davanti alla Roma per due anni". 


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