Spalletti in conferenza: "La partita è stata fatta. Molto bravo Sirigu"
Fonte: dall'inviato Christian Liotta
L'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti si presenta nella sala stampa dell'Olimpico - Grande Torino per commentare la sconfitta nerazzurra nel lunch match della 31esima giornata di Serie A contro il Torino. FcInterNews.it, presente col proprio inviato, vi riporta le parole del tecnico nerazzurro: "Quando si perde, se uno vuole, c'è sempre dal materiale da analizzare. Complessivamente la partita è stata fatta, alcuni momenti bene, in altri dovevamo gestire meglio l'equilibrio e non prendere queste ripartenze che ci hanno fatto perdere metri e lucidità quando non ci voleva".
Quattro sconfitte contro quattro squadre che hanno la caratteristica di ottimizzare il minimo ottenendo il massimo: c'è un motivo? "Non lo so, dico che quattro sconfitte non sono moltissime però è chiaro che il modo di stare in campo e di gestire la partita diventa fondamentale. Oggi la palla viaggiava con meno fluidità in alcuni momenti, la qualità tecnica dei passaggi e delle scelte doveva fare la differenza. Su questo non siamo stati veloci e bravi come altre volte, specie nell'ultimo periodo".
La mancanza di fluidità può essere dovuta all'iniziale esclusione di Rafinha? "Può darsi, ma io l'ho lasciato fuori per averlo poi quando si avrebbe avuto più spazio di gestione di partita e nel primo tempo c'era da fare più fatica dopo tre partite intere da titolare in una settimane sono tante per uno che è due anni che non gioca. Aveva bisogno di tirare il fiato".
Guadando le statistiche è difficile come l'Inter abbia perso la partita: cos'è mancato? "Sirigu è stato molto bravo, loro hanno fatto una gara attenta dal punto di vista difensivo e non ci hanno mai concesso la profondità. C'era da tenerli lì per non permettergli di uscire, non ci siamo incastrati molto bene quando poi abbiamo perso palla e le riconquiste ci sono costate metri ed energie che hanno fatto perdere poi un po' di qualità. Ci son girati contro dei dettagli che era più facile andassero in senso opposto, come il tocco di Perisic dietro a D'Ambrosio e la nascita del gol del vantaggio anzichè buttare la palla in calcio d'angolo".
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