Spalletti: "Inter, nessuna rivincita. Scudetto? Essere in corsa è una figata. Per Koulibaly aspettiamo"
Alla vigilia del big match contro l'Inter, Luciano Spalletti parla in conferenza stampa per presentare la sfida del Maradona contro una parte del suo passato.
Koulibaly gioca?
"Mi sembra irrispettoso soprattutto per chi dovrebbe fargli posto, se dovessi scegliere di farlo entrare dal primo momento. È chiaro che Koulibaly è un calciatore differente, basta guardare quello che ha fatto nella finale di Coppa d'Africa dopo aver vinto, andando a salutare gli avversari. È lo spessore dell'uomo, le qualità del calciatore sono una cosa differente. C'è da tener presente quello che hanno fatto in tutti questi giorni, si era anche infortunato per cui da un punto di vista mio è facile perché tutto quello che faccio va bene in questo caso. Ma si aspetta domani per dire la formazione".
In tanti dicono che è una partita scudetto, è d'accordo?
"Bisogna precisare che l'obiettivo nostro era di riuscire a mettersi dietro alcune delle più forti e cercare di rientrare tra le prime quattro. Sappiamo anche che vincendo questa partita potremmo essere catapultati verso quest'altro obiettivo. È un po' una figata come situazione, ci ha fatto passare una settimana con il sorriso che si è mantenuto anche la notte mentre dormivamo. Questa situazione è quella che amiamo vivere facendo questo sport".
Si aspettava un mese fa di trovarsi in questa posizione? Come arrivate a questa sfida?
"C'è stato un momento in cui abbiamo avuto delle difficoltà, ma siamo rimasti capaci e coscienti di mantenere la schiena dritta sul comportamento. Poi riuscire a portare a casa più punti possibili dipende sempre da gara in gara: ogni giorno mette in palio qualcosa. Ho una rosa che anche se cambia di qualche elemento consente comunque ai giocatori di fare da soli. Anche con la Juventus mi hanno fatto vedere il desiderio di volerla giocare quella partita, e attraverso quel desiderio hanno fatto un grande risultato. Sono tranquillo perché io vengo di conseguenza alla qualità dei giocatori e al valore delle persone, è un gruppo solido e fantastico che in questi anni ha fatto vedere che ci tiene a questa maglia anche se ha raccolto meno di quello che meritasse".
Sui social ha girato l'immagine di Doveri che usava uno zaino dell'Inter...
"Forse vi manca un passaggio: la Finanza lo ha fermato e gli ha imposto di aprire lo zaino, c'erano dentro le mozzarelle (ride, ndr)".
Questa situazione per lei è una rivincita personale?
"Non ho nessuna rivincita da prendere. Vado dietro il mio modo di lavorare, devo essere fortunato nel trovare i giocatori che le pensano come me e mi fanno fare bella figura. È una gara importante, equivale al tempo impiegato ed ai sacrifici fatti per arrivare a giocarla, sin dalla fatica di Dimaro e le giocate di Castel di Sangro. E quel lavoro torna utile. Le carriere di tutti dipendono da queste gare qui, ci teniamo tantissimo e per me non sarà una rivalsa: lì ho lasciato calciatori che so quanto mi stimano".
Che distanza c'è tra Inter e Napoli?
"Si parla spesso di un condominio delle squadre al vertice, loro sono gli amministratori di questo condominio perché sono i campioni in carica. Li troveremo un pochino arrabbiati per il derby, furiosi come le squadre di razza che odiano perdere. Noi li rispettiamo, ma il nostro atteggiamento non cambia. Alla squadra ho detto dovevamo giocare col Venezia come se fosse l'Inter, ora dovremo giocare con l'Inter come fosse il Venezia: il nostro atteggiamento non deve cambiare, anche per rispetto verso chi ci sosterrà. Possiamo perdere, ma non possiamo tradire i nostri comportamenti. Loro hanno caratteristiche in cui sono più forti, in altre siamo pi forti noi. Bisognerà vedere chi porterà il discorso nelle proprie caratteristiche".
Sulla sconfitta nella gara di andata:
"Dopo il 2-1 prendemmo il 3-1 in contropiede e fece venir fuori la differenza. Abbiamo perso qualche palla di troppo, la squadra non è riuscita a portare il discorso sulla sue caratteristiche. Se con l'Inter la metti sulle seconde palle e i contrasti vincono loro, hanno più fisicità di noi. Se invece riusciamo ad avere gestione, il discorso si fa interessante. Forse lì l'abbiamo gestita meno bene di altre volte".
Servirà un Napoli più feroce?
"Serve quella calma che ci fa esprimere la qualità, noi siamo feroci fino ad un certo punto perché non abbiamo quelle caratteristiche. L'Inter lo è più di noi, ti arriva addosso con più forza. Hanno diversi giocatori di grande livello, come noi. A San Siro dopo l'1-0 perdemmo troppi palloni: abbiamo analizzato quella partita, non solo il derby. Passa tutto dalla nostra capacità di evidenziare le nostre qualità, ovvero gestire la palla, fare possesso e poi andare dietro la linea difensiva".
Politano ha parlato di lucidità e cattiveria da mettere in campo contro l'Inter.
"Ha detto bene, noi dobbiamo essere calmi e forti. Serve equilibrio e tenere la testa accesa sempre. Noi ci chiamiamo Napoli non a caso, ma perché serve creatività e qualità superiore alla media e parlo anche della città. Riportiamola dentro al campo".
Osimhen non ha ancora fatto gol con le big, ne avete parlato?
"Facciamolo giocare contro, è difficile far gol da casa. Le altre non le ha giocate".