Spalletti: "J. Mario non mi ha detto di voler lasciare l'Inter, è uno che vuole mettersi in discussione"
Direttamente dall'hotel Gallia di Milano, dove si è tenuta poco fa la presentazione del libro scritto da Italo Cucci 'Moratti-Inter, Album di Famiglia', Luciano Spalletti, tecnico nerazzurro, si è soffermato ai microfoni di Sky Sport per rispondere alle domande dei colleghi, a partire da una richiesta particolare di mercato: "Se mi piacciono Milinkovic-Savic e Luis Alberto? Questi calciatori qui sanno crearsi una storia da soli, non c'è bisogno di metterci niente. Hanno grandissima qualità, mi sembrano calciatori interessanti per grandissimi club. Noi siamo un grande club, ma io lo ribadisco: a me piacciono di più i miei perché è con loro che farò la classifica".
Nelle pagine del libro interista è facile trovare grandi giocatori... "Lì è facile, scrivere un libro sulla propria storia è un gesto che permette agli altri di fare un giro dentro di te. Se poi quell'uno è Massimo Moratti, allora lì c'è la storia del calcio italiano".
Lei vuole scrivere la storia del club? "Io lo dicevo sempre, probabilmente mi accostate a una storia dove io sono troppo distante. Ancora devo mettere il navigatore per andare alla Pinetina (scherza ndr). Mourinho e Moratti sono dei colossi, io non mi incastro con loro. Anzi, sono onorato di essere stato invitato stasera e leggerò il libro per imparare la storia".
Sabatini l'ha rassicurata per il mercato? "Quello che abbiamo detto ultimamente è che è la proprietà che deve dettare le linee di mercato. Di conseguenza noi ci adegueremo e sarà tutto più chiaro per il nostro pubblico. Noi abbiamo un movimento importante che ci dà grande sostegno".
Allargare l'organico è una necessità? "Noi possiamo migliorare, ma non è facile. Abbiamo un numero di giocatori che ci permette di centrare gli obiettivi iniziali. Poi per arrivarci si passa anche da momenti carichi di difficoltà, serve la reazione".
Cercherete delle occasioni a gennaio? "Le occasioni sono quei giocatori che non fanno più comodo a un'altra squadra, Emerson Palmieri non mi sembra tra questi. Per prenderlo ci vogliono dei soldini importanti, anche se deve ancora far vedere la sua storia. In quel ruolo lì ho Nagatomo, Santon e Dalbert, che deve imparare delle cose, e poi Cancelo che è eccezionale. Lì siamo coperti, ma poi saremo attenti a tutto".
Joao Mario è ancora dentro il progetto? "Voi avete più dialogo con i giocatori, a me non ha raccontato di voler andare altrove. Il ragazzo è tornato dopo la tonsillite e si è allenato benissimo, oggi ha fatto vedere che vuole mettersi in discussione. Non è felice? Voi raccontate cose verissime, siete professionisti del dubbio, ma a me non ha detto così".