Spalletti: "Kondo vuole vincere facile: consigliato male. Pochi in difesa"
Si chiude con un altro successo la pre-season dell'Inter, che a Lecce ha superato il Real Betis. Ai microfoni di Sky Sport, il tecnico Luciano Spalletti esprime le sue sensazioni in vista del debutto in campionato.
Il bicchiere è sempre mezzo pieno?
"Non so fare certe considerazioni, per me sono troppo facili. Passo dalla serietà e dal lavoro fatto dai calciatori e i professionisti a disposizione, ed è un lavoro di qualità e competenza. Abbiamo fatto fatica nel riconquistare palla ma loro sanno giocare bene a pallone e se la congeli fanno fatica. Abbiamo concesso alcune occasioni ma ne abbiamo avute quattro".
Su Dalbert:
"Succede così: è giovane, vuole subito strabiliare e mettere in mostra le sue qualità. Però ha sbagliato le prime 2-3 giocate e ha perso tranquillità, perdendo qualche pallone e sentendosi meno libero di fare il suo gioco. Ma ha tenuto bene il campo e fatto bene la fase difensiva".
Su cosa bisogna migliorare?
"Sul palleggio e sul possesso palla, quando l'abbiamo riconquistata c'erano spazi che non abbiamo saputo sfruttare. Ma abbiamo pressato bene e li abbiamo costretti all'errore. Abbiamo costruito 4-5 palloni per arrotondare il risultato. Però c'è stato qualche errore che non mi aspetto dalla mia squadra in fase di gestione".
La coperta in difesa è corta? Serve tornare sul mercato?
"In questo momento è cortissima, poi a Ranocchia si è riacutizzata l'infiammazione al tendine e ci sarà da valutare: mi sembra difficile che Murillo possa uscire questa settimana visto quello che mi diranno i direttori tra stasera e domani sera".
Su Kondogbia ci sono novità?
"Quello è un dispiacere, il comportamento non rispecchia il valore della persona per come la conosciamo. Se io vado per quello che ho visto e sentito non riconosco in lui questo comportamento, ed è chiaro che è un dispiacere. Lui stesso ne esce penalizzato, si è autopenalizzato per questo comportamento avuto. Lui chiede di andare al Valencia in prestito e che gli si paga un po' di stipendio, ma vuole vincere troppo facile... Quando c'è qualcosa su cui non c'è accordo ci si trova a metà strada vedendo chi concede di più e chi mette qualcosa in più. Visti i soldi spesi diventa tutto più difficile. Per me però è stato consigliato male, non ha atteggiamenti così nel suo carattere".
Si pensa a qualche nuovo innesto a centrocampo? A differenza di Perisic, lui non sembra determinato a rimanere...
"Perisic è determinato a rimanere, ha parlato da calciatore che vuole far bene in base alla sua professionalità. Kondogbia è forte ed è stato pagato come un giocatore forte, se non ci sono le condizioni per farlo andare via resta. Poi valuteremo se prendere un altro in mezzo, si può vedere se gestirlo diversamente. Ma io un calciatore di questo valore non posso farlo uscire senza un giocatore di questa qualità".
Come vede la Juventus? Per voi è una rivale diretta?
"Addirittura... Per me la Juve è rimasta fortissima, ha portato dentro calciatori fortissimi. Era nelle condizioni di cambiare qualcosa in difesa però quando pensavi a loro pensavi ai loro difensori insuperabili con Buffon dietro e ti sembravano un muro, leggere qualche nome in meno ti dà fiducia. Comunque resta la squadra da battere per chi si inserirà nella lotta scudetto. Poi sembra che se non si vince alla Juventus si è falliti, ma non è così. Noi dobbiamo ambire a riuscire a giocarcela alla pari".