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Spalletti: "Riviviamo antichi timori, ora dobbiamo mantenere la calma. Brozovic..."

di Christian Liotta

L'Inter non riesce più a uscire dal tunnel e deve cedere altri due punti nel suo cammino facendosi imporre il pari anche dal Crotone. Al termine della partita contro i calabresi, il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti arriva ai microfoni di Premium Sport per il primo commento a caldo dell'esito negativo dell'incontro: 

L'Inter rimane nell'impasse. Comincia a essere preoccupato?
"Chiaro che un po' di preoccupazione viene, abbiamo provato a toccare tasti diversi. Ma non si possono fare duemila prove e buttare il cappello per aria, bisogna sempre essere logici nel fare le cose e creare un sistema di lavoro corretto che possa dare fiducia ai ragazzi dando loro un obiettivo da toccare con mano. Chiaro che un po' in difficoltà siamo, da tempo non vinciamo una partita e non riusciamo a essere fluidi come prima".

Che risposte si sta dando con lo staff?
"Siamo calati tutti un po' in tutto. Non abbiamo subito grandissime situazioni, il gol è arrivato su un rimpallo fortuito. Però non siamo precisi e determinati davanti nell'andare a cogliere il piccolo risultato del duello, della giocata. Siamo sotto livello in tutto".

Balza all'occhio la difficoltà nel girare palla. Ma in allenamento c'è lo specchio delle partite della domenica?
"Siamo sotto livello, lo dicevo coi calciatori che possono darci gli strappi. Ma dipende anche dal lavoro quotidiano, in allenamento si fanno le cose bene ma in partita mancano la sicurezza e la convinzione che servono per ambire a risultati importanti. Come le cose vanno male, diventiamo sfiduciati e dimostriamo di avere un carattere debole. Ritornano i timori dei precedenti trascorsi. Ma non abbiamo altra strada, dobbiamo fare le cose con correttezza cercando di fare quelle cose che permettono di puntare un obiettivo visibile".

Nella prima parte di stagione l'Inter era più vogliosa di vincere, ora questo aspetto viene a mancare.
"Lo spirito viene dall'entusiasmo che riesci a portarti dietro, diventa contagioso come il momento negativo. Ti determina sfiducia, il cervello diventa creativo quando le cose vanno bene e poi le annulla quando vanno male. Bisogna mantenere la calma, il momento è difficile ma non abbiamo perso nulla. Dobbiamo mantenere la testa solida, far vedere ragionamenti corretti, far vedere ai giocatori strade da imboccare. Non c'è alternativa".

Sullo sfogo di Brozovic:
"Mi sembra una cosa normale, poi si può dare il taglio che si vuole... Ma se i giocatori reagiscono in qualche modo è positivo, secondo me era un po' arrabbiato per il momento che stiamo attraversando, per il risultato, per alcune cose non riuscite. Poi forse anche per la sostituzione ma non cambia nulla, non do attenzione a questo comportamento".

 


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