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Spalletti tra campo e polemiche arbitrali. Domani il cda: ok il FFP

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere della Sera

Il tour-de-force era iniziato con lo scivolone interno con il Parma, ma poi sono arrivate ben tre vittorie di fila, quelle con Tottenham, Samp e Fiorentina. Insomma, l'Inter è in netta risalita e anche l'umore ad Appiano Gentile è rasserenato. Ora Seconda metà del mini-ciclo con Cagliari, PSV Eindhoven e Spal. "L’allenatore in queste settimane è apparso più elettrico del solito. Il momento richiedeva una certa ruvidezza, anche perché la stagione rischiava di prendere una brutta piega dopo le prime cinque partite di campionato - ricorda il Corriere della Sera -. Tenere sulla corda lo spogliatoio e l’ambiente nerazzurro è il modo del tecnico di trasmettere energia, anche a scapito di godersi meno una vittoria". E torna a riaffiorare il ruolo di inizio stagione, quello di anti-Juve. 

Ma è stato un avvio turbolento anche sotto il profilo arbitrale. "Spalletti ha protestato con gli arbitri a Reggio Emilia contro il Sassuolo, si è lamentato per il rigore non concesso con il Parma per la mano di Dimarco, ha pagato con una squalifica ingiusta (e poi cancellata) l’espulsione contro la Samp, si è innervosito nel dopo partita con la Fiorentina, per le parole dei dirigenti viola che gridavano allo scandalo per il rigore concesso da Mazzoleni con la Var e la mancata espulsione di Asamoah - sottolinea il Corsera -. Episodi discutibili, perché a ben vedere secondo i nerazzurri il tocco di Hugo inficia la traiettoria del cross di Candreva. «Una volta che me lo danno, me lo volete pure levare... Il rigore c’era», ha detto Spalletti nel post partita con la Fiorentina".

E intanto domani è in programma anche il cda nerazzurro: "I conti sono ok per il fair play Uefa, il bilancio chiuderà con un passivo di circa 20 milioni. In campo l’ultimo bilancio è invece tornato positivo", chiude il quotidiano.


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