Sponsor, confermati introiti in crescita: l'Inter ha un obiettivo. Ora serve un nuovo nome per la Pinetina
Il quotidiano La Repubblica fa il punto nella sua edizione on-line sulla questione sponsorizzazioni dell'Inter. Confermando il trend che vede gli introiti in crescita, nonostante la ben nota diatriba con il jersey sponsor DigitalBits che non ha versato nemmeno un euro nelle casse nerazzurre per questa stagione causando un ammanco di 25,6 milioni. Mentre in Viale della Liberazione si ragiona sul nuovo partner da imprimere sulle maglie la prossima stagione, con contatti tra gli Stati Uniti, il Medio Oriente e la Turchia, per la stagione in corso il club prevede di incassare circa 50 milioni dalle sponsorizzazioni, 4 in più rispetto a quella passata. Questa cifra, che non comprende DigitalBits, include invece i sei anni di partnership con Konami, il rapporto con eBay annunciato nel 2022 e il contratto con LeoVegas News che da poco tempo sponsorizza i kit di allenamento. Sono state invece azzerate le collaborazioni con sponsor regionali cinesi, che con la crisi pandemica avevano smesso di pagare, creando così delle inevitabili discrepanze fra i bilanci di previsione e quelli consuntivi.
L'obiettivo dell'Inter è arrivare al pareggio di bilancio in tre anni, e per questo motivo anche il capitolo sponsorizzazioni assume una grande importanza: una voce che adesso comprende anche i naming rights per la Pinetina. Il contratto fra il club e Suning, infatti, è scaduto. Questo nonostante il logo dell'azienda di Nanchino campeggi all'ingresso del centro Angelo Moratti e continui ad affiancare il suo nome a quello dello storico presidente, in base all'accordo attivato nel 2016. Ha già cambiato nome il centro di allenamento dei settori giovanili, che non ha più Suning nel nome, ma dopo l'entrata del colosso dei videogiochi Konami oggi si chiama "Konami Youth Development Centre in memoria di Giacinto Facchetti".
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