Stadio, Inter e Milan apprezzano il progetto WeBuild. Ma Oaktree tiene viva l'idea Rozzano, ecco perché
Tempo di pausa per le Nazionali, tempo per affrontare altri argomenti a fuori dai campi della Serie A. Ed è così che prosegue la rincorsa di Inter e Milan al nuovo stadio, con il sindaco Beppe Sala che, attraverso il progetto di WeBuild, conta di trattenere i due club a Milano. "Stiamo mettendo insieme la mia agenda e quelle dei club - dice il sindaco di Milano -. Anche noi abbiamo necessità di capire cosa vogliono e possono fare. La nostra proposta a questo punto è solida. Il prezzo? Non lo stabiliamo noi ma l’agenzia delle entrate che ha un incarico formale. Non sto parlando dello stadio, ma anche dell’area attorno dove l’ipotesi non è una sola, quindi ha il suo bel da fare", le parole del primo cittadino di Milano, che incontrerà Inter e Milan probabilmente venerdì 13 settembre per tornare sull'argomento in un summit che potrebbe essere significativo per le strategie delle società.
Entrambe lo scorso 9 agosto, in una lettera co-firmata, hanno mostrato interesse per tutte le opzioni, compresa la ristrutturazione di San Siro basata sul progetto di WeBuild che prevede tre anni di lavori, con la riduzione della capacità dello stadio e la creazione di 10.000 posti premium nella zona del primo anello, l'installazione di una struttura all’esterno, collegata allo stadio, per museo e ristorante, la messa in sicurezza del terzo anello e la costruzione, sempre al terzo anello, di bagni e ascensori.
Questo piano, evidenzia la Gazzetta dello Sport, presenta dei vantaggi per i due club. Innanzitutto i costi, 300-400 milioni rispetto al miliardo dello stadio del Milan a San Donato. In secondo luogo la durata minima dei lavori (avanti a tappe senza chiudere lo stadio) e, infine, la possibilità di acquisto dell'impianto. Vantaggi che potrebbero influenzare la decisione finale di Inter e Milan, che come alternativa mantengono rispettivamente i progetti a Rozzano e San Donato.
Per quanto riguarda i nerazzurri, il passaggio sotto la gestione di Oaktree ha reso ancora più centrale il progetto stadio, perché dotarsi di un impianto più moderno rispetto a San Siro permetterebbe alla società di aumentare il proprio valore. Quanto basta per la nuova proprietà per mantenere viva l'ipotesi Rozzano (l'esclusiva sull'area della famiglia Cabassi è stata prorogata fino al 31 gennaio 2025), senza tuttavia escludere un San Siro ristrutturato. Ogni idea viene dunque tenuta in considerazione, purché si arrivi rapidamente a una decisione finale.
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