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Stankovic punge Ibra: "Si ferma da solo! Noi più forti del Milan, occhio"

di Fabrizio Romano
Fonte: Gazzetta dello Sport

Prima le parole al sito della FIFA, poi oggi quelle fresche di stampa alla Gazzetta dello Sport. Dejan Stankovic è l'uomo derby dell'Inter: dopo il 'provino' di Lecce, il serbo è pronto a rientrare da titolare e lo farà proprio contro i cugini. Una stracittadina speciale, alla quale Dejan tiene particolarmente, lui che è definibile un uomo-derby per eccellenza, e da buon uomo derby ammette che le parole di questa giorni di un Milan favorito, lo stanno caricando: “Il fatto che si sentano favoriti ci sta dando carica. E’ pericoloso esserlo talvolta, basti guardare Lazio-Roma di domenica scorsa”. Il Milan è gasato, ma nonostante i punti persi con Brescia e Lecce e gli infortuni l’Inter è lì: “E’ un campionato super equilibrato. Sei avessimo fatto sei punti ora saremo stati sopra al Milan. Fino a oggi abbiamo avuto tante assenze e non abbiamo giocato come voluto. Ma non appena troveremo i giusti automatismi, tutto si sistemerà e saremo come prima. Sono convinto di avere una rosa super completa”. Lunedì’ si aspetta la svolta: “E’ così. Ogni vittoria è una cura”. Si dice che l’Inter non abbia più fame: “Falso, chi ha vinto tanto come noi, ha sempre più fame. Vogliamo dimostrare di essere quelli di sempre”.

Capitolo arbitro: “L’arbitro bisogna aiutarlo. Se sarà il migliore e invisibile, meglio”. Il Milan ha perso Inzaghi e Pato: “Per Pippo mi spiace. E’ un esempio per professionalità e umiltà, e una persona straordinaria. Gli ho sempre detto che è il migliore di tutti. Pato? Bella perdita”. Coutinho come Pato? “Deve seguirne l’esempio e lavorare con umiltà . E’decisamente il futuro dell’Inter. Ma questo Inter-Milan è soprattutto il match del ritorno di Zlatan Ibrahimovic sotto gli occhi del suo vecchio popolo, prima tradito poi irriso. E proprio allo svedese, Stankovic dedica la sua prima battuta al pepe: "Come fermeremo Ibrahimovic? Semplice, Zlatan si ferma da solo!", si legge nella prima pagina della rosea, "Lo... zingaro è solito chiamarmi Sniper, il cecchino, a lui in fondo piace come gioco", prosegue Deki tra il serio ed il faceto.

Capitolo Benitez: “Fra noi e lui siamo al 60%. Rispetto quel che mi dice che può piacermi o meno, ma voglio lavorare per fare al meglio e trasformare le sue idee in campo.  Dopo Roma-Inter ci fu un duro confronto. Sbagliammo atteggiamento, poi fu un periodo in cui sbagliavamo sotto porta e avevamo sfortuna”. Sul ruolo di play maker basso: “Mi piace e possiamo fare anche il rombo”. Rinforzi a gennaio: “Se c’è qualcuno che può cambiare la partita lo vado a prendere. Messi? Ipotesi irreale”.  Si parla del non ricorso della Federcalcio Serba che non farà ricorso per il 3-0. Deki aspetta il ritorno a Belgrado e per ora gioca il derby, aspettandosi che nessuno fuori dal campo si faccia male.

 

Fabrizio Romano-Alberto Casavecchia

 


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