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Strama a FcIN: "Aspetto Deki, Juan ok. Critiche premeditate! Palacio..."

di Fabrizio Romano
Fonte: dagli inviati, Fabrizio Romano e Guglielmo Cannavale

Il Rubin Kazan, dopo Torino. Per dare continuità e per sfatare il tabù San Siro. Andrea Stramaccioni parla in conferenza stampa dalla Pinetina per presentare la sfida contro il club russo, dopo l'allenamento mattutino della squadra. FcInterNews.it è presente sul posto, ecco la conferenza stampa in tempo reale.

Mister, iniziamo da una considerazione: quanto sei scaramantico? A San Siro non si vince...

"Diciamo che quella che sembrava una battuta e invece... scherzo, naturalmente. Non c'è nessuna connessione tra il nuovo campo e i risultati non vittoriosi. Riflettevo su questa cosa, l'anno scorso le abbiam vinte tutte in casa. Speriamo di sbloccarci domani".

Perché ti sei arrabbiato a Mediaset, dopo la gara col Toro, sul discorso del provincialismo?

"Chiariamo, non ho nulla contro la parola provinciale. Ho notato una premeditazione nel taglio che si voleva dare alla vittoria dell'Inter a Torino. Molti giornalisti mi hanno detto che ho usato un attaccante in meno e un centrocampista in più, io ho spiegato tutto. Ma a mio avviso l'Inter ha fatto la sua partita. Abbiamo vinto, giocando il nostro calcio, facendo anche gol a cinque minuti dalla fine con tre giocatori in area di rigore... Secondo me c'era stato un taglio premeditato a questa vittoria. Ho visto qualcosa che andava oltre il commento tecnico-tattico, posso darvi anche un piccolo retroscena. Il giorno dopo ho chiamato anche mister Mondonico, perché non ce l'avevo con la sua analisi calcistica".

Juan Jesus ha sorpreso anche te?

"Pensavo andasse un po' peggio (sorride, ndr). Sicuramente i due difensori hanno fatto decisamente bene. C'è Ranocchia che è una certezza per l'Inter e la Nazionale, complimenti a Juan come anche ad Andrea".

Nelle tue idee c'è quella di riavvicinare la gente al calcio?

"Devo dire che da quando ci sono io, i tifosi dell'Inter ci sono stati vicini sempre incitandoci anche in un finale complesso come l'anno scorso. Ora siamo il club con più abbonati d'Italia venendo dalla stagione peggiore degli ultimi anni. Ai tifosi dell'Inter, i miei tifosi, devo solo dire grazie".

Abbiamo visto Inter diverse in queste prime uscite. C'è un'idea particolare?

"Di certo, quella di Torino è quella uscita dal seminato. In Europa League e all'avvio in campionato avevamo avuto un inizio molto simile, come impostazione. Però qualcuno non aveva i 90 minuti nelle gambe. Avete visto che Palacio ha provato a esserci a Torino, non vi nego che l'avrei inserito per fare quello che ha fatto Alvarez nel secondo tempo. Quello che difendo è che può cambiare un'interpretazione, ma non viene mai meno l'idea di gioco dell'Inter. Se io so che palleggiando il Toro rimane in dieci dietro la linea della palla, perché devo dargli un uomo di vantaggio? Questa è l'idea tattica, è una cosa normale. Dovremmo preoccuparci se avessimo visto la palla lunga per spizzata di MIlito. L'Inter prova sempre a fare la sua partita con qualità, con il suo gioco. Siamo stati sempre vigili anche dopo il vantaggio. Io ho cambiato Jonathan per Alvarez, Cassano per Sneijder, nel miglior momento del Toro, vuol dire voler andare a vincere. Per questo mi sono arrabbiato".

Palacio non è tra i convocati. Perché?

"Rodrigo è la nostra brutta notizia, accusa ancora il problema avuto con l'Argentina. D'accordo col dottor Combi non abbiamo voluto rischiarlo. Spero di recuperarlo per domenica".

Con questo Juan come gestirai il giocatore?

"Ha fatto bene, ma non cuciamogli addosso un vestito difficile da portare. Specialmente in questa società. Sicuramente, la coppia centrale è una di quei ruoli dove lasciare gli stessi interpreti aiuta i giocatori. Detto ciò, ho tanti ottimi elementi in quella posizione. E oggi, con tutte queste partite, posso capitalizzarne al meglio le caratteristiche. Arriverà poi un momento in cui farò delle scelte in base a chi mi dà più affidamento. Direi che Juan e Andrea sono prospetti di grande interesse per l'Inter".

Firmeresti per prendere 7 gol domani e alzare la coppa, coma un anno fa? (la NGS, ndr)

"Secondo te, io se prendo 7 gol domani... ci arrivo a fare la finale della coppa? (ride, ndr)".

Come vedi il Rubin Kazan?

"Sicuramente è la squadra più attrezzata e temibile del nostro girone. Da 10 anni hanno un icona alla guida, lo rispetto tantissimo. Presentano cinque undicesimi della squadra che giocò contro l'Inter nel 2009, ho visto anche quelle due partite nel prepararla perché ero curioso di vedere se l'impostazione fosse simile. E lo era. Il Rubin all'epoca mise in difficoltà l'Inter, gli esterni sono gli stessi, Ansaldi, il portiere e un difensore centrale sono uguali. Hanno un'ossatura di tutto rispetto. Siamo concentratissimi".

Per Palacio è una ricaduta?

"Rodrigo sente sintomi importanti. Il campo medico non mi compete, a Torino ha fatto una piccola prova. Ma non era al meglio e ha fatto un piccolo allenamento per non perdere il giorno in vista di un recupero. Arrivati alla vigilia del Rubin, guardando le cose dall'alto, si è deciso di risparmiarlo".

Ora si toglie una pedina di turnover.

"Questo è vero. Ma io conto di far riposare qualcuno, decisamente. Quello che più temo è lo stacco la gara tra giovedì e domenica. Anche perché la gara di Torino è stata dispendiosa".

La sconfitta con la Roma è pesata più di tutte?

"Sicuramente. Più di tutte tra quelle in cui non abbiamo vinto fino a oggi".

A domanda di FcInterNews.it: Stankovic torna sotto i ferri. Rientra nei piani? Hai un messaggio per lui?

"Dejan si opera proprio perché è nei nostri piani, assolutamente. Gli ho detto quel che dovevo, ho voglia di dirgli pubblicamente che lo aspettiamo perché per noi è fondamentale. Anche l'anno scorso mi è stato sempre molto vicino quando sono arrivato, lo aspetto".

In Europa League l'Inter è data come favorita.

"Credo sia normale, siamo la testa di serie numero uno. E' una competizione particolare perché si gioca in un giorno particolare, per questo è avvantaggiata la squadra che ha meno impegni di campionato. Il Manchester City l'anno scorso aveva la testa alla lotta con lo United e così è passato lo Sporting Lisbona. Il giorno di gara non è il massimo per un'italiana, ma noi daremo tutto".

Come analizzi il dato dell'Inter così forte fuori casa e mai vincente in casa?

"La sconfitta pesante è stata quella con la Roma, quelle delle altre gare sono diverse. Quindi aspetterei prima di trovare un denominatore comune. Finora l'Inter fuori casa ha sempre vinto e mai preso gol, ma secondo me il rendimento in casa è quello più facilmente correggibile. Aspettiamo un attimo".

Oggi inizia la Next Generation Series, la competizione che ti ha rilanciato. Un in bocca al lupo...

"Ah, me dai pure la risposta? In bocca al lupo! Me scrivono pure i testi (ride, ndr). L'abbiamo vinta tutti, comunque, non solo io. E' una competizione che aiuta a conoscere altre scuole. Questa competizione ha avuto un successo fantastico, stadi piedi, questo fa capire quanto interesse ci sia. Oggi l'Inter gioca una partita importante, auguro a Bernazzani un grande in bocca al lupo. Spero prendano meno gol di me all'esordio, ne presi 7...".


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