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Strama a FcIN: "Pereira jolly. Tengo le mie idee. Mi sono infuriato per..."

di Fabrizio Romano
Fonte: dagli inviati, Fabrizio Romano e Guglielmo Cannavale

Giornata di vigilia in casa Inter, domani c'è il Torino da affrontare all'Olimpico. Per introdurre la sfida, la tradizionale conferenza stampa di Andrea Stramaccioni. Come sempre, FcInterNews.it è presente sul posto. Ecco la conferenza in tempo reale:

Due settimane di lavoro, ora si torna in campo. Come sta la squadra?

"Credo che sicuramente questa pausa sia stata importante, per recuperare qualche giocatore o migliorare la condizione di alcuni giocatori. Per quanto riguarda il lavoro, l'Inter sicuramente ha fatto bene anche se non con tutti gli elementi a disposizione. Ma questo per una big con tanti nazionali è normale. Ci aspettano tante partite ravvicinate, ci troverete pronti".

Resta una differenza di rendimento tra quando l'Inter gioca a San Siro e quando va in trasferta. Perché?

"Chiariamo: il risultato più deludente è stato quello con la Roma, perché gli altri erano diversi, ovvero due non vittorie in cui nella gara d'andata avevi acquisito un vantaggio. Il denominatore comune delle tre partite è che sono iniziate tutte in salita. con la Roma e l'Hajduk abbiamo preso gol subito, col Vaslui rigore ed espulsione. Ma dovremo far meglio".

Intanto, sono già arrivate alcune critiche. Come le prende?

"Questa è la Serie A, una cosa normale. A mio avviso, la forza di un tecnico e di un gruppo dev'essere rimanere lucidi e capire cosa ha funzionato realmente e cosa migliorare. Se le critiche sono costruttive, bene; alcune, lasciano il tempo che trovano. Ma questo è normale, il risultato in Italia conta tantissimo. Un tecnico non deve buttare le sue idee e il lavoro positivo della sua squadra alla seconda giornata dopo un passo falso".

Adesso, un tour de force importante. Gestirai gli uomini?

"La gestione degli uomini si fa per ottimizzare i risultati, le due cose sono connesse. Noi abbiamo costruito una squadra che ha - col rientro di tutti - la possibilità di avere alternative efficaci in quasi tutti i ruoli, una cosa che difficilmente puoi pre-organizzare. Ma bisogna vivere gara per gara, capitalizzando le qualità dell'organico senza mai perdere il filo conduttore di squadra. Domani andiamo a Torino e poi vedremo di farci trovare pronti giovedì".

Cassano è stato 'resettato' con la sosta?

"Antonio le ha giocate tutte da titolare, finora. La gestione di Cassano sta nel capire per quanto può dare il suo contributo e fare la differenza come sa, ovvero il motivo che lo ha portato all'Inter. Sia col Pescara che con la Roma ha fatto benissimo, col Vaslui eravamo rimasti in dieci e l'ho cambiato per motivi di minutaggio, una scelta fatta sui 90 minuti che potevano diventare 120. Ma i 60 minuti di Pescara più i 55 con la Roma sono stati importanti, con un gol e un assist. Antonio ha lavorato duramente in queste settimane di sosta come chi non è andato in nazionale".

Ma Antonio è pronto per giocare una gara intera? Ovvero, ha i 90 minuti nelle gambe?

"Questo è un discorso che dipende anche da altro. Perché potrei decidere di non metterlo dall'inizio".

Domani intanto c'è il Torino.

"Giocano un calcio ben preciso, lo rispettiamo, ma andremo in campo per vincere come sempre".

Cosa deve assolutamente migliorare dopo le prime sfide?

"A grandi livelli, non possiamo prendere dei gol con disattenzioni nostre collettive come il secondo con la Roma. La cosa che mi ha fatto veramente arrabbiare e infuriare è che l'Inter si è spenta dopo il 2-1 della Roma, cosa mai accaduta prima. Abbiamo accusato il colpo. E questo per una grande squadra è grave, non deve accadere. Sono certo che non ripeteremo l'errore".

La mossa di inserire Coutinho proprio contro la Roma è stata un errore?

"Doveva darci una trazione anteriore e non ce l'ha data, il baricentro doveva alzarsi ed è stato l'opposto, ci siamo smarriti. Ma siamo tutti uniti, l'allenatore per primo e l'ultimo calciatore per ultimo".

Dove può arrivare questo Torino?

"Lo chiedete a me? (ride, ndr). Spero che dalla quarta giornata continui a vincere. Non lo so, penso a vincere e alla mia partita. Loro sono in gran momento di forma, vincono da 8 partite consecutive in casa dall'anno scorso, c'è euforia. Ma ho le competenze solo per parlare dell'Inter".

Qual è la cosa che dovete evitare per complicarvi la vita domani sera?

"Ventura è riuscito ad avere a disposizione tanti giocatori che lui ha già allenato, grazie alla sua società. Ha tenuto la struttura che ha portato il Toro in Serie A più tanti elementi che conosceva. Noi invece abbiamo cambiato molto, ma detto ciò abbiamo cercato di preparare la partita nel miglior modo possibile".

Il gol preso con la Roma sei sicuro che non si ripeta, ovvero il black out dopo il 2-1?

"Abbiamo avuto occasioni nitide sull'1-1, sentivamo l'inerzia a nostro favore. Poi prendere un gol con una ripartenza bruciante della Roma ha creato nelle nostre teste un sentimento di rabbia che non abbiamo capitalizzato in maniera positiva. Abbiamo analizzato tutto con i giocatori, la grande rabbia con la Roma è stata nel post-partita: 'Porca vacca, si gioca tra 15 giorni...'. Ma abbiamo girato pagina, senza smarrire quello che di buono abbiamo fatto".

Alvarez come sta? E quanto può essere importante già da domani come alternativa, essendo l'unico giocatore in rosa che ama partire da destra?

"Questa è un'osservazione intelligente, è la verità. Cercavamo un esterno che partisse da destra, ma non rappresenta un problema. Il rientro di Ricardo è importante perché è importante per l'Inter. Può agire a sinistra come nel derby dell'anno scorso, ma anche a destra come ha fatto in tante partite, ma anche dietro la punta come fece a Udine. L'unico che ha questa capacità è lui, ha la tendenza minore rispetto agli altri ad essere un attaccante. E ha anche una struttura diversa, Alvarez ha anche capacità di progressione. Domani rientra e speriamo stia bene. La scelta fatta per la lista Europa League è stata di escludere chi aveva problemi fisici in quel preciso momento, vale anche per Chivu e Stankovic oltre che per Alvarez".

Che minutaggio ha l'argentino nelle gambe?

"Non alto, adesso. Ma questo va letto anche in chiave fisica, ovvero verrà inserito gradualmente".

Ha lavorato in queste settimane più individualmente o sulla squadra?

"La fase di non possesso è collettiva, vorrei dire che per me gli errori con la Roma sono di 10 uomini e non solo della difesa, contro cui in tanti hanno puntato il dito. Noi ci stiamo lavorando".

Una domanda sulla querelle a proposito del calciatore gay in Bundesliga. Se ne parla tanto.

"Io valuto i miei calciatori solo per le prestazioni sportive. Non mi permetto assolutamente di giudicare un orientamento sessuale, una cosa verso cui do massimo rispetto. Io sono un allenatore, poi se un giocatore vuole confidarsi con me gli sarò vicino. Se è innamorato di un uomo o di una donna. Se incoraggerei a dirlo? Non sono a questo livello, mi chiedono le diagonali e il fuorigioco... ma sarei vicino a qualsiasi ragazzo, la vita privata è di ogni persona. Non mi permetto".

A domanda da FcInterNews.it: come sta Pereira? E dove può giocare anche in futuro?

"I tre (Pereira, Gargano e Palacio, ndr) che hanno fatto voli extraoceanici hanno avuto un bello strapazzo, anche perché le località erano collegate male. Sono abituati a questi tour de force. Domani non saranno al meglio, ne terrò conto, ma è importante che si facciano trovare pronti. Sul ruolo di Pereira, vi dico che è stato preso perché può fare esterno alto, basso e interno di centrocampo. Credo che si trovi a suo agio nelle due posizioni laterali, può fare l'interno con interpretazione ben precisa come con la Roma, ovvero un finto interno che ha fatto soffrire l'avversario. Lo abbiamo voluto per questo, anche a Cluj e Porto faceva questi tre ruoli".

Il sostituto di Maicon lo hai già individuato?

"Maicon è uno solo. Ora c'è capitan Zanetti che è una sicurezza in quel ruolo, ci giocava ancor prima dell'arrivo di Maicon all'Inter. E poi c'è Jonathan e anche Nagatomo. Alternative ce ne sono tante, ma come Maicon non c'è nessuno".

Come stanno gli infortunati?

"Chivu è rientrato in gruppo e può recuperare in una settimana, Obi è gradualmente in progressione prima di rientrare. Alvarez rientra, Mariga è quello forse più a lungo termine. Stankovic sta recuperando al meglio, con lui siamo particolarmente attenti perché non vogliamo che forzi, lo vogliamo al 100%. E c'è Mudingayi, che avrà la verifica finale a inizio settimana quando capiremo quando sarà disponibile. Palacio è convocato, quindi sta bene".


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