"Strama, c'è ancora posto per me?". Nuovi scenari per il rientro di Sneijder
È notizia di ieri il ritorno agli allenamenti di Wesley Sneijder. D’altronde Stramaccioni lo aveva annunciato già venerdì in conferenza: il rientro era maturo, ora bisogna valutare quando il calciatore sarà in grado di giocare anche una partita, e quindi completamente guarito. Sembra strano, qualche mese fa quasi una bestemmia dirlo, ma Sneijder sta per rientrare proprio nel momento in cui c’è meno bisogno di lui, come accaduto a inizio 2012 sotto la guida di Ranieri. Sia chiaro, parliamo di situazioni tattiche e non di qualità individuali, uno come Sneijder farebbe la fortuna di qualunque squadra, e all’Inter lo ha dimostrato: quando è in forma e motivato, può decidere una partita. Il problema è che però, durante la sua assenza, Stramaccioni sembra aver trovato la giusta quadratura del cerchio: dopo vari moduli cambiati anche per far fronte alle assenze del momento, il tecnico si è assestato sulla difesa a tre (a parte esigenze particolari, vedi Inter-Samp) e sulle 2/3 punte, anche qui in base alle partite (sebbene il tridente si sia dimostrato in grado di creare sfaceli).
Tutti moduli, insomma, che per forza di cose non prevedono l’utilizzo del trequartista. Che succederà con il rientro del Folletto di Utrecht? Strama rivedrà l’Inter in funzione delle sue caratteristiche, o lo costringerà ad adattarsi al suo credo e quindi ad arretrare il suo baricentro? Proviamo a ipotizzare l’inserimento di Sneijder in base alle varie soluzioni tattiche. L’ideale, per sfruttarne le caratteristiche, sarebbe il 3-4-1-2 con Wesley dietro le due punte (alla Coutinho vs. Fiorentina), ma in quel caso gli si chiederebbe anche un compito di pressing che non sempre l’olandese ha dimostrato di saper svolgere al meglio. In un 3-5-2 dovrebbe addirittura adattarsi a fare l'interno di centrocampo per poi supportare gli attaccanti, ma torniamo al discorso di prima: sarebbe disposto a fare anche da filtro? Infine nel 3-4-2-1 potrebbe agire insieme a Cassano o Palacio dietro Milito e giostrare su tutto il fronte d’attacco.
Insomma, se bisognerà trovare una collocazione a Sneijder la si troverà, lo stesso tecnico ha detto che per i giocatori di qualità un posto si trova sempre, ma Stramaccioni sarà disposto a rivedere un assetto che sta assumendo sempre più una fisionomia precisa e rimettere tutto in discussione? In parole povere, chi si adatterà all’altro? Intanto c’è già chi si dice pronto a scommettere che a gennaio l’Inter possa realmente cedere l'olandese, monetizzando ora da un giocatore al quale, dopo anni di grandi giocate in nerazzurro, si potrebbe anche rinunciare. Ma appare comunque difficile immaginare che Moratti voglia privarsi di un campione sul quale ha deciso di puntare anche in questa stagione, proprio nel momento in cui sta per tornare a disposizione. E poi un centrocampista di qualità in più fa sempre comodo, vedi per esempio il forte interesse per Paulinho. Un dilemma in più per Stramaccioni, ma finché si tratta di problemi di abbondanza, ben vengano…