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Strama: "Cambi necessari, giovani pronti a giocare. E sulle polemiche dico..."

di Mario Garau
Fonte: Twitter @inter

Dopo il silenzio di domenica post-Cagliari, Andrea Stramaccioni torna a parlare dalla Russia in occasione della conferenza stampa che precede la sfida contro il Rubin Kazan. Queste le sue parole: "Avevo fiducia di far riposare chi stava giocando troppo. Anche se non abbiamo tutti i giocatori più famosi, i nostri giovani e gli altri impiegati domani sono sicuro che faranno bene. Pur avendo gran rispetto per il Rubin e sapendo che è una grande squadra, noi giochiamo solo per vincere", spiega l'allenatore nerazzurro.

Stramaccioni sottolinea l'importanza della classifica: "Essere già qualificati entrambi ci permetterà di fare una bella partita", afferma. Un elogio poi ai tanti ragazzi che sono volati in Russia: "I giovani in campo per noi domani sono la prova del grande lavoro fatto col settore giovanile". Elogi all'allenatore russo: "Ho grande rispetto per Berdyev l'allenatore del Rubin, fra i migliori d'Europa. Si parla poco di lui, ma ho visto tante sue partite". Si parla poi delle assenze: "Senza Cassano e Milito? Palacio è il più esperto, Coutinho, Garritano, Livaja la prova che stiamo lavorando per futuro. Il loro allenatore ci metterà in difficoltà come ha fatto a Milano, assisteremo a un bello spettacolo".

L'allenatore spiega l'assenza di Nagatomo dai convocati: "Ha viaggiato molto ultimamente, ma oggi si è allenato. Così come Cassano", rivela. Stramaccioni evita di rispondere alle domande sul campionato, dicendo solo un "siamo tranquilli". Ancora elogi ai giovani nerazzurri: "Domani ci saranno dieci ragazzi pronti con meno di 21 anni e qualcuno di loro sicuramente giocherà".

Un calendario non facile, considerati i duri viaggi europei: "Sapevamo che al sorteggio c'erano tre trasferte molto lontane e due ne abbiamo già centrate. Il Rubin? E' un avversario di alto livello", spiega Stramaccioni. "L'Inter sta affrontando una grandissima emergenza, tante partite senza 3 centrali più esperti e senza 5 centrocampisti. Eppure abbiamo giocato mantenendo sempre le nostre caratteristiche e senza aver perso identità", aggiunge il tecnico.

Sui tanti cambi: "Domani ce la giochiamo, sicuramente dai sedicesimi in avanti sarà più difficile cambiare così tanti giocatori. Se in una prima fase dell'Europa League era una scelta fare i cambi, ora è una necessità".


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