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Strama: "Moratti comanda, se resta lo farà per amore dell'Inter. Ero convinto..."

di Christian Liotta

Andrea Stramaccioni, ospite di Radio Deejay nel corso del programma Deejay Football Club risponde ad alcune domande degli ascoltatori dell'emittente. "Scudetto a Roma o Inter, chi preferisco? Difficile dirlo, ma credo che l'Inter quest'anno fatichi ad entrare nella lotta per il titolo". Poi gli viene chiesto cosa è successo con Antonio Cassano: "Beh, è normale che a volte un allenatore possa arrabbiarsi per qualcosa che non andava bene. Io gliel'ho detto in maniera diretta, e così lui ha fatto con me". 

Sulla sfida tra Barcellona e Real Madrid aggiunge: "Spero che Ancelotti, per amicizia, possa fare il colpaccio". Poi commenta l'interesse da parte del Galatasaray: "Mi hanno chiamato, mi ha fatto piacere essere considerato, ma poi hanno scelto un tecnico che stimo come Roberto Mancini". Ma Strama ha ripreso la voglia di allenare? "Io amo il calcio, ce l'ho troppo dentro. Ovvio che vorrei tornare in campo domani. Se avessi avuto un impatto con la Serie A meno traumatizzante? E' stato come andare dal liceo all'Università, ma le situazioni vanno giudicate. In quel momento Massimo Moratti ha fatto la sua scelta, e io in quel momento mai mi sarei tornato indietro". Fabio Caressa gli chiede se è pentito di aver detto qualche no di meno: "Fino a Natale mi sentivo in grande controllo della situazione, eravamo secondi-terzi, avevamo fatto molto bene. I problemi sono arrivati tutti insieme, sicuramente lì sono andato in difficoltà nell'abitudine a gestire tutte quelle problematiche insieme".

Dopo un anno e mezzo con Strama allenatore, Moratti ha deciso di vendere: si sente un po' in colpa? "Lui è stato molto sincero con me, già da aprile cominciò a spiegarmi le cose. E' stato sempre molto chiaro, poi in questa ultima settimana le cose hanno avuto un'accelerata. Comunque lui è sempre stato trasparente". Stramaccioni poi svela a proposito del suo esonero: "Se pensavo di essere ancora allenatore dell'Inter? Sì, lo credevo, e non è una bugia. Il convincimento è cambiato in una settimana, non credo per una questione tecnica. Non immaginavo poi quanto il presidente decidesse tutto dell'Inter, pensavo ad un grandissimo presidente ma che aveva solo una sorta di ultima parola. Ma Moratti ha prima, seconda, terza parola... Se rimane lo fa per amore dell'Inter, ma è abituato a comandare sul serio. Se lo farà, lo farà per una sinergia con l'Inter".

Stramaccioni commenta il rilancio di Jonathan e Ricardo Alvarez: "Su Ricky non avevo dubbi, pochi ricordano che nel primo derby giocò esterno sinistro. Il problema è stato l'intervento al ginocchio dal quale ha recuperato a gennaio. Con Jonathan ho parlato tante volte; prima aveva davanti Maicon, poi c'era anche Javier Zanetti. Perciò il suo valore è stato oscurato da questi giocatori, a volte è stato sfortunato ma poi con la Roma fece un gol clamoroso". 


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