Strama, Wesley e le preghiere: rientra nel progetto, ma un'offerta...
Quale destino? Non si può dire, ancora. Almeno per adesso. Wesley Sneijder ha un punto interrogativo sulla lista del mercato dell'Inter. Sulla lavagna tattica di Andrea Stramaccioni, invece, ha un punto esclamativo. L'olandese è un caso a parte rispetto a tutte le discussioni che si fanno sulla campagna trasferimenti nerazzurra. Il suo ingaggio è il più importante, per 6 milioni netti all'anno. Proprio questo fa sì che la società non lo consideri incedibile proprio come nessuno nella rosa, perché - di fronte a offerte consistenti - chi ha un salario importante può lasciare Milano. I famosi sacrifici di cui parlava Branca, per intenderci.
Stramaccioni è assolutamente d'accordo con i dirigenti. Nessuna discordia o discussione, il tecnico sa bene che questi sono i piani perché lo impongono i costi da sostenere. Eppure, fino all'ultimo spera che non ci sia un assalto come quello che fu dell'Anzhi lo scorso anno per Samuel Eto'o. Quando il camerunense urlava a Pinzolo alla sua permanenza, è arrivata una vagonata di milioni per lui e per l'Inter. Era tutto fermo, proprio come per Sneijder oggi: nessuna offerta ufficiale, un ingaggio difficilmente sostenibile. Per il momento, Stramaccioni sorride e tiene Wesley come cardine in un 4-2-3-1 dove Sneijder si sente parte integrante dell'Inter.
Intanto, il mister prega. Prega che quell'offerta non arrivi, perché Sneijder per la sua idea di Inter è troppo importante. Ma di indispensabile, purtroppo, con questi costi non c'è più nessuno. Soldi che verrebbero comunque nuovamente investiti, ma per giocatori che guadagnino decisamente meno. Questa è la via, intanto Strama spera. E per ora sorride. Perché sul fronte Wesley, tutto tace. Si sentono solo le preghiere di Stramaccioni...