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Stramaccioni: "L'Inter, che emozioni. Mazzarri? Non giudico. Con Mancini..."

di Francesco Fontana
Fonte: SkySport24

Match molto particolare per Andrea Stramaccioni. Domenica sera, infatti, la 'sua' Udinese sfiderà la 'sua' Inter, la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio scegliendolo come successore dell'esonerato Ranieri nel marzo del 2012. Il tecnico romano classe '76, a pochi giorni dalla sfida del 'Giuseppe Meazza', affida ai microfoni SkySport le proprie sensazioni.

RITORNO AL 'MEAZZA' - "Io sono arrivato all'Inter dal settore giovanile e i due anni a Milano sono stati importanti per me. Proverò grandi e intense emozioni, perché sono legato all'ambiente nerazzurro e a tutte le persone che, ancora oggi, lavorano per l'Inter. Credo sia normale che la prossima sarà una gara diversa per me, entrando in quello stadio che rievoca ricordi ed emozioni particolari in una persona semplice qual è il sottoscritto. Ovviamente, quando l'arbitro fischierà l'inizio del match, sarà una normale gara di Serie A".

INTERISMO - "Essere associato a questo tipo di ideologia mi fa piacere, ma lo può comprendere in pieno solamente chi ha vissuto quel tipo di situazione. Il mio presente, oltre che futuro, si chiama Udinese. L'Inter è un capitolo chiuso per me".

MAZZARRI-MANCINI - "Non voglio entrare in certi discorsi, non voglio comportarmi come si è comportato con me qualcuno. Non conosco a fondo certe situazioni e non mi permetto di giudicare. Posso dire che quella che affronteremo domenica sarà un'Inter rinnovata e con tantissima voglia di vincere. Secondo me troveremo una squadra particolarmente agguerrita, alla ricerca della prima vittoria con Mancini in panchina".

THOHIR - "Mi piacerebbe molto conoscerlo. Il presidente indonesiano è un grandissimo manager, una persona fantastica e, nonostante il grande potere che possiede, dimostra sempre una grande umiltà".

MORATTI - "Tutto quello che il presidente mi disse dopo la gara contro la Lazio si è poi avverato, anche se all'inzio poteva sembrare strumentale. Tutto si è realizzato, con il cambio di proprietà in primis. La mia esperienza all'Inter e l'anno in cui sono stato fermo fanno parte del mio percorso. La 'pausa' mi ha permesso di crescere".


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