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Stramaccioni per il progetto, Moratti ci pensa: poi quell'idea Leonardo...

di Fabrizio Romano

Affidare l'Inter del futuro ad Andrea Stramaccioni? Qualcosa più di un'idea, in questo momento, per il presidente Massimo Moratti. Un'idea che stuzzica, perché Moratti è ogni giorno più convinto di aver indovinato la mossa che portò all'esonero di Ranieri e alla chiamata di quel ragazzo romano che aveva stregato l'Europa con il trionfo della Primavera nella Champions dei più piccoli. Una scelta tutta del presidente che sta portando i suoi frutti, sul campo e anche fuori: Stramaccioni piace, il gruppo parla benissimo d lui e il rapporto con Zanetti, più vecchio dell'allenatore e secondo qualcuno un potenziale problema, è splendido. Con la dirigenza la sintonia è totale, poi se il campo parla - eccome, se sta parlando - allora tutto è rose e fiori. L'Inter è solida, "segue l'allenatore" (parole di Moratti) e mostra convinzione nei propri mezzi, voglia di vincere, sempre. Qualcosa che mancava da tempo in questa stagione maledetta.

E allora se la rincorsa al terzo posto dovesse continuare e magari concretizzarsi, Stramaccioni potrebbe rimanere il tecnico dell'Inter. L'allenatore fatto in casa, fatto dal presidente che lo ha voluto e che si sta convincendo di questa scelta. Ricominciare con la linea della continuità e del coraggio da un ragazzo giovane sarebbe un segnale importante, ed economicamente roseo per le casse della società: l'ingaggio di Stramaccioni, anche se verrebbe corretto in caso di conferma, è comunque una manna dal cielo per l'Inter che potrebbe reinvestire quei soldi sul mercato. Un mercato che con Strama avrebbe un'ottica diversa, improntato sui giovani e senza per forza la ricerca del campione già affermato che faccia svenare la società.

In chiusura, c'è l'idea Leonardo. Un'idea vera, concreta, che Moratti non ha smentito quest'oggi: "Mi fa piacere quello che si dice, dipende dall'evoluzione e tutto dipenderà da come vogliamo plasmare il club. E' necessario guardarsi attorno", ha dichiarato il presidente. Che pochi giorni prima confermava di sentire spesso il brasiliano, letteralmente stufo di Parigi secondo quanto raccontano dalla Francia. Quelle parole, dette da chi smentiva di aver corteggiato Bielsa per poi ammetterlo il giorno dopo o assicurava che "credo che Ranieri rimanga" quando era stato già fatto fuori, suonano più come apertura delle porte che come chiusura. Leonardo in dirigenza, quello che Moratti ha sempre voluto. Più che in panchina, magari come figura forte alle spalle di Stramaccioni. Per una nuova Inter. Ci si pensa, adesso spazio al campo. Il terzo posto nel mirino, poi le certezze per il futuro. Ma qualcosa che bolle in pentola, come vi abbiamo raccontato, c'è già...


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