T. Provera: "Mancio dà fiducia. Moratti? Normale passo indietro. Thohir..."
Fonte: Corriere Dello Sport
Dalla presentazione del calendario Pirelli 2015 arrivano le parole del patron di Pirelli Marco Tronchetti Provera in merito alla situazione dell'Inter in vista del derby, soprattutto dopo l'avvicendamento sulla panchina dell'Inter: "Ci sono dei cicli, il calcio e' fatto di emozioni Mancini e' stato un grandissimo calciatore, un grande allenatore, ha portato grandi risultati all'Inter e quindi noi, ovviamente, da interisti siamo tutti speranzosi e desiderosi di vedere un domani di recupero. Quale tifoso non crede in questa fase del campionato che non sia possibile raggiungere un buon risultato?".
Il pensiero del numero uno dell'impresa milanese si sposta sulla squadra: "Penso che ci siano dei buoni giocatori, gente che ha delle qualita' che se espresse al meglio, tutti insieme, possono dare delle soddisfazioni ai tifosi. Bisogna riuscire a trovare la motivazione giusta in campo. Molto dipende anche dai giocatori che vanno rimotivati. I cambi danno questa opportunita' - ha aggiunto - Per il futuro dell'Inter come ogni tifoso io sono costantemente ottimista, ma con qualche angoscia, perche' noi interisti abbiamo la peculiarita' di avere una componente di sofferenza che e' parte della nostra tradizione calcistica". Moratti? Normale che facesse un passo indietro dopo la fase iniziale. Derby? Sono sicuro che Mancini possa fare molto bene. I derby talvolta sono grandi delusioni, talvolta danno grandi emozioni. Il derby e' bello perche' e' imprevedibile. Abbiamo visto tante volte che la squadra che pareva piu' in forma poi e' rimasta sconfitta. Vince chi ha piu' fame, cuore, gambe e fiato.
La conclusione non può non essere dedicata alla situazione relativa a Moratti e sull'esonero di Mazzarri: "Mazzarri e' stato un grande allenatore, ha fatto molto bene a Napoli. All'Inter ha avuto momenti buoni e momenti meno buoni, comunque adesso e' il momento di guardare avanti. Thohir? Si sta facendo un'idea piu' precisa dell'Inter. Anche lui deve per forza entrare in un mondo nuovo, in un mondo calcistico che e' quello italiano che ha le sue peculiarita', i suoi pregi e i suoi difetti. Moratti? Superata una fase iniziale in cui ha dato un suo contributo, era naturale che facesse un passo indietro. Trovo tutto molto logico".