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Taider: "Quest'Inter vuole tornare a vincere. E io ora punto al Mondiale"

di Christian Liotta

Contro il Livorno, Saphir Taider è stato indubbiamente tra i giocatori più positivi del match. Il franco-algerino, nel complesso, si è ben messo in evidenza in questi primi quattro mesi in nerazzurro, club dove è arrivato dal Bologna in estate. E ai microfoni del quotidiano algerino Le Buteur, in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi alla Pinetina, Taider fa un primo riassunto della sua esperienza alla corte di Walter Mazzarri, parlando anche del prossimo impegno della Nazionale algerina, lo spareggio di ritorno contro il Burkina Faso per la qualificazione ai Mondiali:

Che bilancio fai di questi primi quattro mesi all'Inter?
“Sono arrivato in un club in piena rifondazione, che ha vinto tanti titoli e punta a vincerne ancora altri. Per il momento, tutto è andato meravigliosamente bene”.

Soprattutto perché c’è qui il tuo amico Ishak Belfodil…
“E’ vero, ho avuto questa opportunità di giocare con lui e mi va bene”.

Al Bologna eri titolare fisso, qui all’Inter hai giocato buona parte degli incontri ma a volte sei finito in panchina. Rimpianti per aver lasciato i rossoblu optando per l’Inter?
“Nessuno. Non nascondo di essere contento di essere qui all’Inter, che è un grande club che mi darà l’opportunità di crescere. Sono giovane, e qui c’è inoltre una grande concorrenza, e questo finirà col farmi migliorare ulteriormente. E sono contento di poter giocare con regolarità, che è molto importante per me. Lavoro duro in allenamento per guadagnarmi un posto da titolare”.

Cosa pensi del cammino dell’Inter sin qui? A parte la sconfitta con la Roma, avete ottenuto buoni risultati.
“Sì, penso che sin qui abbiamo fatto un ottimo percorso. E anche con la Roma, pur avendo perso, non abbiamo giocato male. Siamo stati sfortunati, ma anche in fase di possesso palla abbiamo fatto molto bene. Penso che il nostro avversario si è mostrato più realista, che è quello che conta nel calcio moderno. Siamo soddisfatti del nostro cammino, ma penso che bisogna anche andare avanti questa serie di buoni risultati, se vogliamo restare in scia delle grandi del campionato. Ed è quello che contiamo di fare”.

Passando alla Nazionale, la gara contro il Burkina Faso del 19 per te sarà molto importante.
“Sì, sappiamo che sarà una gara molto calda e difficile, ma anche che con un successo possiamo andare al Mondiale in Brasile. All’andata non è stata per nulla facile, lo hanno capito tutti. E tutti hanno visto anche gli errori arbitrali e le condizioni difficili in cui abbiamo giocato. Al ritorno servirà dimenticare tutto, il nostro punto di forza è il voler vincere a tutti i costi in casa nostra e con le nostre forze. Non nascondo che siamo tutti fiduciosi per questo match, e ai tifosi dico di sostenerci, daremo tutto per vincere e per conquistare la fase finale del Mondiale”.

Sei stato nominato per il Pallone d’oro algerino, il premio che assegna la redazione di Le Buteur, per il quale competono anche Soudani, Feghouli, Slimani e Belkalem. Questo riconoscimento è un obiettivo per te?
“Sinceramente non sapevo di essere nella lista dei candidati. E’ sempre importante conquistare un titolo, penso però che chi lo vincerà lo avrà fatto perché se lo sarà meritato. Però, devo continuare a lavorare, sia in Nazionale che col mio club. La cosa più importante ora è qualificarsi al Mondiale, il premio individuale verrà dopo. E anche se non sarò io a vincere, mi congratulerò con chi avrà vinto, lo dico sinceramente”. 


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