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Taider: "San Siro, nessun timore. Belfodil ha talento, il nuovo corso..."

di Luca Pessina
Fonte: Inter.it

Un gol con il Sassuolo e uno ieri in Coppa Italia contro il Trapani. Si parte da qui con Saphir Taider per parlare, ai microfoni di Sky Sport 24, del momento del centrocampista franco-algerino e dell'Inter. "Era il mio primo gol a San Siro quindi fa sempre piacere, ma l'importante era passare il turno. Se è vero che San Siro per i giovani porta una sorta di complesso? No, io non la vedo cosi, è sempre un piacere poter giocare al "Meazza". Quando siamo in campo proviamo a dare il massimo, poi il giorno dopo l'allenatore ci dice gli errori che abbiamo fatto e cerchiamo di evitarli. Noi dobbiamo riuscire a essere concentrati per 90 minuti e non dobbiamo mollare. Io nel ruolo di Cambiasso? L'ho già fatto l’anno scorso, sono giovane e tutti i ruoli sono buoni per imparare ".

Dal Bologna all'Inter, un salto di qualità che Taider vive con tranquillità: "Sto bene, so che sono ancora giovane e ho ancora molto da imparare, per questo sono venuto all'Inter. Provo ogni giorno a crescere e so di avere ancora molto da lavorare. Che cosa mi manca per trovare continuità? Il mister mi sta dando fiducia e ogni volta che sono in campo provo a dare il massimo, poi è chiaro che ogni partita è diversa da un'altra. Quest'anno gioco in un ruolo diverso e mi trovo bene perchè mi piace toccare la palla e difendere".

A proposito del suo amico Ishak Belfodil, anche lui a segno contro il Trapani: "Lo vedo bene, ha un grandissimo talento, ha fatto molto bene a Parma, quest'anno si allena molto bene e sa che ogni volta che scende in campo deve dare il massimo per fare bene. Deve continuare cosi perchè la società ha fiducia in lui". Come Belfodil, anche Taider è musulmano: "E' una cosa personale e senza religione non siamo niente. Mi sento anche francese ma i miei genitori sono algerini e il mio cuore è lì. In Francia ho imparato molto".

Si parla anche del nuovo corso con il presidente Erick Thohir: "Sappiamo che l’Inter ha un progetto che dà fiducia ai giovani, stiamo lavorando bene e siamo contenti". Poi un commento su un pensiero espresso da sempre dal presidente onorario, Massimo Moratti, secondo il quale non esistono differenze tra giocatori stranieri e italiani: "E' vero, in campo siamo una sola squadra. Aiuta il fatto di essere un gruppo fatto di tante nazionalità". 

Infine sulle difficoltà della prossima partita, contro il Parma: "Sarà una gara difficile ma dobbiamo vincere perché giochiamo in casa e i tre punti devono essere nostri".


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