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Tare: "Società come Inter e Juventus sono tecnicamente fallite. Restano in vita perché servono al sistema"

di Christian Liotta

Nella serata di ieri, il direttore sportivo della Lazio Igli Tare ha tenuto una lectio all’università Luiss di Roma sul tema: 'Evoluzione del diritto sportivo e dei profili economico-finanziari delle società', nell’ambito del corso 'Il giurista entra in campo' tenuto dall’ex calciatore, oggi avvocato, Gugliemo Stendardo. Nel corso del suo intervento, Tare è tornato anche sui temi della multiproprietà e delle seconde squadre: "Il calcio in multiproprietà non è stato attuato solo in Italia, ma ormai ci sono molti fondi a livello mondiale, che hanno acquisito moltissime società anche in Italia. Possiedono fino a sei, sette società diverse in paesi diversi. Non è una cosa sbagliata, deve avere un secondo fine che sia utile per l’azienda. Dipende da quale sia il fine della multiproprietà. Se possiedi un club che ha ambizione di andare nel calcio che conta, ad esempio la serie A, alla lunga diventa un problema perché in questo caso De Laurentiis a Bari sarà costretto a vendere magari tra sette mesi. Perciò io insisto sulle seconde squadre, più di sei anni fa avevamo svolto una riunione in Lega per cambiare le idee e ho avuto modo di raccontare la mia esperienza in merito", il testo dell'intervento riportato da SalernitanaNews.it.

Arriva anche una critica verso l'ingresso dei fondi internazionali nel mondo del calcio, visto invece come elemento di salvezza da diversi altri club: "Sono rimaste quattro proprietà familiari, Udinese, Atalanta, Lazio e Napoli. Io sono più per questa gestione, le multinazionali hanno solo interesse commerciale e si perde il bello del calcio: la passione, l’amore. Quei fondi lavorano con gli algoritmi e non vogliono più sapere della storia della squadra e della città. Io sono un fan della vecchia scuola. Cosa manca al calcio? Dei dirigenti aziendalisti, per il fatto che la durata dei contratti varia troppo. Prendete me, sono uno dei dirigenti più anziano in attività in serie A, questo è il mio quindicesimo anno alla Lazio. Ho la fortuna di lavorare con una società con una gestione virtuosa. Oggi ci sono società, anche di prima fascia, come Juve, Roma, Milan, Inter, che tecnicamente sono fallite ma vengono tenute in vita dal fatto che il sistema ne ha bisogno. È molto importante avere nella società una gestione di lungo termine con progetti importanti per vedere il bene della società".


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