Thiago Motta: il suo ritorno è come la proverbiale manna dal cielo
Il suo rientro ha consentito all’Inter di chiudere una gara ancora in bilico, con un Parma volenteroso che sfiorava ripetutamente il 3-3. Thiago Motta è tornato, ha messo ordine, ha segnato e chiuso la partita. Il suo rientro, in una linea mediana torturata dagli infortuni muscolari, è la proverbiale ‘manna dal cielo’, un salvagente non indifferente, un pilastro a cui Benitez può affidare il peso del centrocampo. Ieri abbiamo analizzato la gara gagliarda dell’intera mediana nerazzurra, con Stankovic e Cambiasso bravi a chiudere e ripartire in velocità, ma con l’innesto dell’italo-brasiliano, la squadra è andata sul velluto. Motta l’ha presa per mano, ha cominciato a farla ragionare, girando al meglio il pallone, proponendosi in avanti e suggerendo un pallone a Pandev che il macedone doveva solo spingere dentro, ma che poi ha fallito. Il nuovo stile di gioco portato da Benitez, prevede maggiore circolazione del pallone e Thiago Motta in questo contesto è perfetto. Sembra oramai lontano il 17 ottobre, quando a Cagliari, ebbe quella ricaduta che lo fermò nuovamente per un altro mese. Ora è tornato: i minuti giocati contro il Parma sono stati un rodaggio fondamentale in vista della sfida alla Lazio e alla trasferta di Abu Dhabi, laddove l’obbiettivo è il Mondiale per club.
Proprio contro la Lazio in campionato, il brasiliano segnò il suo ultimo (prima di quello di ieri) gol in Italia, su azione d’angolo con un preciso inserimento, chiuso da un colpo di testa vincente. Per un’Inter che si sta disintossicando dalla cosiddetta Eto’o-dipendenza (i gol da parte di tre centrocampisti sono un segnale confortante) il suo rientro è importante anche in zona offensiva, grazie ai suoi inserimenti repentini e precisi. Benitez avrebbe nuove soluzioni tattiche da studiare come lo schieramento contemporaneo di Stankovic, Cambiasso e proprio di Motta. L’ex Genoa potrebbe così schierarsi più avanti rispetto a quest’ultimi, sfruttando la sua precisione nell’ultimo passaggio e soprattutto la sua capacità di inserimento, quella stessa che gli consentì di decidere il match dello scorso 2 maggio contro i biancocelesti e portare metà scudetto a Milano.
La gara di venerdì sarà dunque decisiva per i destini attuali dei nerazzurri che credono nella rimonta al Milan, ora a meno sette. Vincere a Roma diviene dunque fondamentale e con un Motta così in più, la sicurezza e l’autostima, delle quali la squadra ha bisogno, aumentano.