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Thiago Motta, mister caparbietà: ecco il nuovo rinforzo

di Fabio Costantino

L’11 settembre non è una data funesta solo per il popolo americano. Esattamente tre anni dopo l’attentato alle Twin Towers un calciatore brasiliano, protagonista della Liga con la maglia del Barcellona e dal futuro radioso, vede improvvisamente crollare tutto intorno a lui. Thiago Motta, appena 22enne ma già un pilastro dei catalani, si rompe il legamento crociato del ginocchio destro durante una partita contro il Siviglia. Da allora tutte le sue aspettative sono state ridimensionate e dopo una lunga convalescenza, la stagione successiva, il suo posto in mezzo al campo era stato preso da Deco, Xavi ed Edmilson. Quinto uomo della rotazione nel reparto di centrocampo, Thiago Motta capisce che per tornare a essere il giocatore di un tempo non basta l’impegno, ma è necessario cambiare aria e nel 2007 passa all’Atletico Madrid con tanto entusiasmo. Ma la sfortuna non lo ha ancora abbandonato. Poco dopo l’esordio, infatti, il brasiliano si rompe il menisco e al termine della stagione colleziona appena 6 presenze per un totale di soli 370 minuti giocati. La dirigenza dell’Atletico Madrid, già diffidente sulle sue condizioni, non gli rinnova il contratto annuale firmato l’estate precedente e Motta si ritrova enza squadra.

A questo punto entra in gioco Preziosi, che memore delle qualità di questo centrocampista tuttofare gli propone un contratto quadriennale e lo rilancia nel nostro campionato. Mai scelta fu più azzeccata, perché Thiago Motta ripaga la fiducia del patron genoano con una stagione strepitosa, che consente ai Grifoni di veleggiare a lungo nelle zone alte della classifica. Tecnica, intelligenza tattica e spirito di sacrificio, tutte doti che rendono il giocatore un elemento insostituibile per Gasperini, fino alla doppietta alla Juventus dell’11 aprile 2009, culmine della sua esperienza rossoblu. Che oggi, a due giornate dalla conclusione del campionato, è ormai agli sgoccioli. Manca solo l’ufficialità, ma il futuro di Thiago Motta è all’Inter. Mourinho lo ha voluto fortemente per affidargli le chiavi del centrocampo. La sua capacità di adattamento a vari ruoli (davanti alla difesa, sulla zona sinistra o dietro le punte) sarà molto utile allo Special One nei suoi frequenti cambi tattici. Inoltre, la sua propensione offensiva potrà dar manforte al reparto d’attacco nerazzurro. Probabile che Mourinho lo schieri davanti alla coppia centrale Zanetti-Cambiasso, in posizione più avanzata, a supporto dei tre giocatori offensivi che dovranno innescare il suo attuale (e futuro) compagno di squadra Diego Milito. La chiamata da parte dell’Inter per Thiago Motta rappresenta la concretizzazione dei sogni di qualche anno fa, prima che le sue ginocchia cedessero di fronte alla crudeltà della sorte. Oggi, a 27 anni, è il momento giusto per spiccare il volo verso quei traguardi vicinissimi solo quattro anni fa. Preziosi si consolerà con una plusvalenza di 15 milioni di euro, perciò alla fine da questa storia ne usciranno tutti vincitori. Il resto deve ancora essere scritto, ma sarà, per il brasiliano, a forti tinte nerazzurre.
 


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