Thohir, arrivano le firme! Mao entra in società, sul mercato si attende
Erick Thohir si avvicina sensibilmente all'Inter. Ora dopo ora, la situazione prende sempre più una piega favorevole al tycoon indonesiano. Moratti, ormai, ha deciso di appoggiarsi a lui. Secondo La Gazzetta dello Sport, ieri sono arrivate le garanzie bancarie dal magnate, che nelle prossime ore atterrerà a Milano per chiudere di persona la trattativa. Uno studio legale, addirittura, sarebbe stato allertato per domenica. I piani sono sempre 2. Uno con una quota di maggioranza e uno, in netto ribasso, con una quota di minoranza che crescerebbe in breve tempo.
In particolare nel primo piano, resterebbe da valutare la figura dei Moratti. Thohir non vuole dimenticare il passato anzi, è pronto a confermare Mao alla vice-presidenza dell'Inter. Per dare continuità a ciò che è stato fatto fino ad ora. Ci saranno anche gli uomini fidati dell'indonesiano (uno potrebbe essere il socio Jason Levien, ndr). I contatti tra le due parti vanno avanti, tra pochi giorni l'Inter partirà per gli USA. Tournée di lusso, tante squadre importanti. E sullo sfondo l'organizzazione di Thohir, che è pronto anche per dare un primo saluto alla squadra.
Intanto, la speranza dei tifosi interisti è che il mercato estivo attualmente in corso possa beneficiare di questa svolta societaria e del denaro fresco che il tycoon di Giacarta investirà nell'Inter. Ma i discorsi sono stati chiarissimi, per riconoscere l'impronta di Thohir nella campagna acquisti bisognerà attendere quanto meno gennaio, se non addirittura la prossima estate. Solo allora sarà lui, con il suo management, a gestire le operazioni in entrata e uscita.
Attenzione però: l'impasse in cui sembra affogare al momento il mercato nerazzurro potrebbe essere solo strategica. I dettami per Branca e Ausilio, finora, sono stati chiari: autofinanziamento con le cessioni e acquisti finanziariamente 'intelligenti' e poco gravosi sul bilancio. Ma le recenti dichiarazioni di Moratti a Pinzolo ("Cessioni illustri? Prima pensiamo agli acquisti") potrebbero indicare un cambio di rotta: l'autofinanziamento non è più necessario, prima si pensa a rinforzare poi, in caso di offerte irrinunciabili, a cedere. Dietro il new deal nerazzurro potrebbe esserci l'avvicinarsi della chiusura di un'operazione da 350 milioni di euro, che garantirebbe tanto ossigeno al bilancio e permetterebbe agli uomini di mercato di diventare più concreti nelle trattative. I freni autoimposti per questioni economiche, infatti, potrebbero essere allentati dalla ritrovata solidità finanziaria della società, seppur non nell'immediato.
Questo non significa pertanto che Thohir gestirà la campagna acquisti da qui al 2 settembre, piuttosto che la sua presenza ufficiale allenterà la pressione su Branca e Ausilio e permetterà loro di muoversi con maggiore libertà, senza contare i centesimi. Qualche indizio? I prestiti secchi di giovani che dovevano servire come contropartite tecniche in altre trattative (Bardi, Benassi, Duncan, Longo...); la volontà di trattenere i giocatori considerati sacrificabili per finanziare il mercato (Guarin, Handanovic, Ranocchia); l'attuale calma apparente sul mercato, come se si attendesse un ok per procedere. Tanti dettagli che possono essere tutto o nulla, ma che 'tradiscono' un cambio di rotta significativo prima societario, poi sul mercato. E da quanto filtra da ambienti nerazzurri, se l'annuncio del cambio di proprietà arrivasse entro fine luglio/inizio agosto, qualche milione di euro di quelli pattuiti potrebbe essere affidato a Branca e Ausilio per concludere le trattative in corso. Questo è l'augurio di Moratti, così come di tutti i tifosi interisti.