Thuram: "Noi molto bassi? Ecco perché. Giusto che giochino tutti, ma non chiamiamolo turnover"
Marcus Thuram è stato ospite ieri sera di Cbs Sports Golazo. Il primo scambio di battute è sul rapporto con Henry e Richards. "Chiamo Henry e Richards i miei zii perché Micah è un fratello di Thierry e Thierry è un fratello di mio padre. Jamie Carragher? Puoi essere mio zio anche tu...".
Thuram aveva una ferita al labbro per uno scontro di gioco con Saliba, come ha spiegato lui stesso. "Avremmo voluto controllare meglio la partita, ma sull'1-0 con gli altri che spingevano ci siamo abbassati un po'. Volevamo alzarci, ma abbiamo dovuto difendere su diversi cross e siamo rimasti solidi. Siamo felici per la vittoria - dice l'attaccante nerazzurro - Il turnover? Lo sapevamo. Non lo chiamiamo turnover perché siamo 23 giocatori che possono giocare sempre. Contro il City c'era in panchina Lautaro e ora c'ero io in panchina. Abbiamo una partita importante domenica, è giusto che giochino tutti".
Nel finale la squadra è rimasta molto bassa come baricentro. "A volte accade di default, a volte è quello che vuoi. A volte devi controllare i possibili contropiede e a volte gli avversari prendono controllo della partita, cercano di segnare, la partita cambia un po', ma possono essere entrambe le cose - spiega ancora Thuram - Inter-Napoli? La partita sarà difficile, sono primi e con un grande allenatore e giocatori come Lukaku e McTominay. Sono una squadra solida, faremo di meglio e speriamo di vincere per i nostri tifosi".