Tiago Pinto: "Dzeko-Sanchez? Marotta competente, faccio mie le sue parole. Mai intavolate trattative con Ausilio"
Intervenuto in conferenza stampa a Trigoria, il ds della Roma Tiago Pinto mette un punto sulla situazione legata ad Edin Dzeko: "Si è detto e scritto molto su questa questione. Nel calcio le dinamiche si vivono come in una famiglia, e le questioni si risolvono dentro la famiglia. Quando si riesce a farlo se ne esce più forti. Dzeko è un grande calciatore, uno di carattere forte, che ha scritto pagine importanti della storia della Roma. Come è vero che Paulo Fonseca è il leader del nostro progetto, al quale abbiamo affidato il nostro futuro. Negli ultimi giorni abbiamo avuto riunioni tutti e tre, volte a rafforzare la nostra fiducia. Siamo usciti felici e fiduciosi di raggiungere i nostri obiettivi con la Roma. Dobbiamo concentarci solo su questo, perché il bene della Roma è più importante degli interessi dei singoli. La fascia di capitano? Sono convinto che un club debba reggersi su disciplina e norme, in questo momento Edin non è il capitano della squadra. Per quanto riguardo il futuro lavoreremo sull'interesse della Roma ed Edin sarà il primo a lavorare in questo senso".
Si parla poi della trattativa con l'Inter per Alexis Sanchez, con Pinto che si appoggia totalmente alle parole di Beppe Marotta: "Voglio fare mie le parole di un dirigente esperto e competente come lui, tutto ciò che ha detto corrisponde al vero. Il mio atteggiamento nei vostri confronti sarà sempre di grande trasparenza. Ho incontrato Piero Ausilio a Milano, con me è sempre stato gentile e cordiale: abbiamo parlato di diverse questioni ma non abbiamo mai intavolato una vera trattativa. L'umore della piazza? La grandezza di un club dipende da quella dei suoi tifosi e la Roma è riconosciuta come una grande per la grandezza dei suoi tifosi. Ma le decisioni che prendiamo devono corrispondere alle strategie del club e devono corrispondere all'idea di rendere vincente la squadra. Tutto ciò, in questo caso, non si applica nemmeno proprio perché non abbiamo imbastito trattative".