Trabzon-Inter, le chiavi tattiche. Ancora rombo o fiducia nel 4-2-3-1?
Mancherà Wesley Sneijder e questa, assieme a quella di Maicon, sarà l'unica assenza pesante del match tra Trabzonspor e Inter. I nerazzurri, infatti, hanno recuperato tanti elementi, tra cui Lucio, Nagatomo e Chivu (i primi due dall'infermeria, il romeno dalla squalifica in campionato). La vittoria contro il Cagliari potrebbe aver dato a Ranieri indicazioni che vanno al di là del mero risultato. La svolta avvenuta nel secondo tempo, con l'inserimento di Alvarez per il conseguente 4-2-3-1, non è stata casuale: i nerazzurri hanno aperto il campo in larghezza, risultato maggiormente incisivi rispetto al rombo della prima frazione. Una mossa che avrà un seguito o rimarrà estemporanea?
GLI AVVERSARI – Il Trabzonspor arriva all'appuntamento dopo il pareggio tutt'altro che esaltante in campionato sul campo del Mersin: un 1-1 contrassegnato da due autoreti (padroni di casa in vantaggio al 70' su autogol di Giray Kaçar e pareggio Trabzonspor all'81' con autogol di Moritz) e da pochissime occasioni. La squadra di Senol Gunes, dopo il successo del Meazza nella prima giornata, hanno raccolto due pareggi e una sconfitta piuttosto netta a Mosca con il Cska. Il momento non è dei più esaltanti, anche se rispetto al match del Meazza ritroveranno nei ranghi il bomber Burak Yilmaz. Assenti certi i lungodegenti Robert Vittek e Baris Atas. Probabile formazione (4-4-2): Tolga; Celustka, Glowacki, Kaçar, Cech; (64’); Serkan, Colman, Zokora, Mierzejewski (Alanzinho); Halil Altintop, Burak.
I PERICOLI – Senza dubbio alcuno, è Burak Yilmaz la stella della squadra. Assente nel match d'andata a San Siro per la squalifica rimediata nei turni preliminari di Europa League, Burak è ormai stabilmente titolare nella nazionale turca. Attaccante eclettico, che sa ricoprire più ruoli nello scacchiere tattico di Senol Gunes. Segna tanto, ma non è una tipica prima punta. Può partire largo da destra come fa di sovente, ma anche piazzarsi alle spalle dell'attaccante boa.
DOVE COLPIRE – Come quasi tutte le squadre del girone B, anche il Trabzonspor ha nella difesa il suo punto debole. A San Siro la vittoria arrivò per un gol fortunoso e, soprattutto, casuale di Celustka, ma l'Inter divorò clamorosamente almeno 5 occasioni da rete limpidissime, pur non giocando una gara trascendentale. I terzini di Gunes sono chiaramente poco adatti alla fase difensiva, mentre i centrali vanno in difficoltà per colpa della loro lentezza. Le distrazioni sono all'ordine del giorno e basterà un po' di precisione negli assist per mandare in porta gli attaccanti nerazzurri.
OCCHI PUNTATI SU... – Claudio Ranieri. Sembrerà paradossale, ma tanto dipenderà dallo schieramento tattico che verrà scelto dal tecnico romano. Senza Maicon e senza Sneijder, l'Inter perde tantissimo in fase di costruzione della manovra offensiva, per cui bisognerà capire come Ranieri ovvierà al problema. Contro il Trabzonspor, non è da escludere una conferma del 4-2-3-1 ammirato nel secondo tempo del match con il Cagliari. Pazzini e Milito si giocano una maglia, anche se vedere l'argentino nuovamente in panca susciterebbe clamore dopo il mancato utilizzo totale con il Cagliari. Alvarez, Coutinho, Zarate e Obi si contendono due maglie, mentre potrebbe riposare uno tra Cambiasso e Stankovic.