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Tronchetti Provera: "Ibrahimovic? Difficile dire di no a 100 milioni"

di Fabio Costantino
Fonte: Sky

A poche ore dalla partita dell’Olimpico di Torino, Marco Tronchetti Provera rinnova la totale fiducia nel lavoro di Josè Mourinho: “Mou ha due caratteristiche particolari, è un grande lavoratore ma anche un personaggio. Credo che in molti lo invidino, altri non lo amino e altri lo adorino. Di certo è un uomo squadra che sa tenere in mano le redini dello spogliatoio, insomma è speciale, come lui ama definirsi”. Meno entusiasmo, invece, quando si parla di Adriano: “Sono dispiaciuto perché è un talento naturale, un grande giocatore che ci ha regalato emozioni. Spero che ritrovi sé stesso e la passione per il pallone. È giovane ma sta sprecando parte ella sua vita, dobbiamo tutti augurargli di riuscire a ritrovarsi e tornare a essere un campione”.

Il manager parla anche di Zlatan Ibrahimovic e di un suo possibile addio: "Se offrissero 100 milioni sarebbe difficile rifiutare, ma questo è un argomento di cui dovrebbe parlare Moratti. Ibrahimovic è un grandissimo campione e quindi è certamente uno degli uomini fondamentali, ma per fortuna la squadra ha tanti bravi giocatori". Idee chiare anche sull'antipatia che i nerazzurri esercitano in Italia: Vincere troppo produce sempre un po’ di invidia, di inimicizia e di polemica: stavolta è il turno dell’Inter. Le sofferenze e le sconfitte sono sempre state motivo di simpatia. Quando si vince troppo, il vento cambia direzione e anche la simpatia diminuisce". All'Inter, e Tronchetti Provera ne è convinto, manca qualcosa in Europa: "Sono stati fatti dei grossi passi avanti, adesso serve un po’ di esperienza in più, manca proprio poco per avere una squadra che sia la più competitiva al mondo. Dobbiamo riuscire, dal punto di vista atletico, a trovare quel percorso che ci permetta di affrontare le squadre inglesi che oggi riescono a unire un'ottima tecnica a capacità atletiche".
 


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