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Tronchetti Provera: "Inter, il sogno è sempre Messi. Thohir e Gabigol? Dico..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Il Giornale

Marco Tronchetti Provera, intervistato da Il Giornale, parla lungamente di Inter e della nuova era targata Suning. "È iniziato un nuovo percorso: il gruppo Suning è arrivato quando i giochi erano già stati fatti, la gestione già impostata. In questi mesi hanno fatto esperienza e ora passeranno all'azione. E vedo grande impegno". Per il boss di Pirelli, la gestione Thohir è stata solo di transizione, mentre ora l'Inter tornerà ai livelli che le competono.

Come giudica la presidenza Thohir?
"Una transizione. E in quanto tale è stato un periodo che ha lasciato incertezze: nel calcio e negli affari se non c'è un percorso chiaro a breve e medio termine, è difficile avere ambizioni".

Si dice: Thohir ha risanato le finanze del club.
"Non c'era nulla da risanare: Moratti aveva fatto un percorso lungo e di successo ed era una garanzia per l'Inter. Thohir si è presentato come un'opportunità, invece poi si è rivelato una transizione. Adesso finalmente l'Inter torna ad essere una società che ha alle spalle un gruppo che ha forza e volontà di rilanciarla ai livelli che merita".

Cosa può raccontare della famiglia Zhang?
"Mi lasci dire di Steven, un giovane serio che si è impegnato prima di tutto a capire la realtà in cui si è calato. Si è stabilito a Milano e sta studiando l'italiano: sta facendo le cose giuste per il compito che si è assunto. E, sono sicuro, per avere successo nelle scelte che farà".

Conte o Spalletti?
"Non mi pronuncio: bisogna lasciare alla società le sue responsabilità. E supportarla. Mi permetto solo un unico consiglio: è l'ora di decidere. I campionati sono finiti e il momento è delicato".

Una curiosità: cosa pensa del caso Gabigol?
"Come si dice: è un black box. Un mistero, anche per me".

Sogna ancora Messi all'Inter?
"Messi è un simbolo, il più grande degli ultimi decenni: è la creatività del calcio. Poi ci sono altri grandissimi campioni come ad esempio Neymar, Cristiano Ronaldo, Gabriel Jesus. Messi però è il simbolo della fantasia e il calcio deve regalare sogni".

Anche in tempi di fairplay finanziario?
"Un grande campione fa sempre la differenza".


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