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Una maglia per due: Icardi e Osvaldo ora duellano. Mancio ha una preferenza

di Redazione FcInterNews.it

Nelle ultime ore si sta parlando di un capovolgimento nelle gerarchie dell'attacco nerazzurro con Pablo Daniel Osvaldo che avrebbe scalzato Mauro Icardi dal ruolo di titolare. La decisione, posto che comunque il rosarino ha giocato sinora quasi tutte le gare e che necessita di tirare il fiato, non è figlia di simpatie del tecnico jesino, ma delle prestazioni offerte dall'ex Roma che sono apparse più convincenti rispetto a quelle di Maurito dopo il recupero di Osvaldo dall'infortunio.

Una delle mancanze imputate a Icardi è quella di non sostenere abbastanza la squadra in fase difensiva, mentre Osvaldo, come dimostrato contro Dnipro e Roma, è più propenso al ripiegamento. Se si analizzano i dati si può notare come l'italoargentino si trovi più volte coinvolto nelle azioni difensive, 7 in 9 presenze in Serie A per lui contro le 8 in 13 per l'ex canterano del Barça. Osvaldo è più propenso al sacrificio tanto da spazzare molti più palloni rispetto a Maurito che, invece, è più propenso a intercettare palloni per poi ripartire in contropiede.

Anche in fase di impostazione, Osvaldo è più uomo squadra e capace di creare gioco: completa il 77% dei passaggi e la maggior parte di questi sono palloni smistati in avanti, sintomatico della mobilità dell'attaccante in prestito dal Southampton. Icardi, in questa tipologia di dato statistico, si trova a completare meno palloni, il 75%, ma gioca molto più di sponda, dato che il 53% di quelli passati dal classe '93 sono indirizzati all'indietro.

Per un attaccante, però, il dato più importante è quello relativo ai gol e anche qui Osvaldo, pur avendo segnato due reti in meno in campionato rispetto a Icardi, è migliore del rosarino: Daniel trasforma in rete il 30% dei propri tiri, praticamente su 10 conclusioni Osvaldo ne converte 3, mentre Icardi realizza un gol su 5 tentativi.

La somma di tutti questi dati, unita alla condizione dei due attaccanti, ha reso Osvaldo preferito a Icardi, almeno nell'ultima gara contro la Roma. Poi starà a Mancini decidere a chi affidare i gradi di titolare (o, perché no, schierarli insieme), pur sapendo che con due competizioni da portare avanti ci sarà abbastanza spazio per entrambi, consapevoli che, se staranno al meglio, potranno fare la differenza a vantaggio dell'Inter.


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