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Unione e spirito di gruppo: Inzaghi fa sentire tutti importanti. Da Frattesi a Bisseck, la fiducia porta consapevolezza

di Niccolò Anfosso

Gli imprevisti fanno parte del gioco del calcio ma l'Inter quest'anno sembra saperli gestire grandiosamente. I numeri spaventosi sorridono all'Inter, che macina punti a suon di colpi d'autore. Tutto ha un peso: lo spirito di gruppo è eloquente e i siparietti del post-partita di ieri fanno capire che il gruppo è in completa armonia. Lo stesso Inzaghi, durante la partita, ha parlato a Frattesi nell'istante in cui ha capito che non l'avrebbe fatto entrare. Tranquillità e serenità per far stare tutte le pedine ancorate alla titolarità. Tutti devono sentirsi importanti ed è fondamentale che anche le riserve abbiano la piena fiducia di Inzaghi. Il lato tecnico sta fornendo a tutto il mondo una chiara proiezione di un gioco che collega traiettorie lucide e sempre chiare. Gestione dei momenti: Calhanoglu in regia comprende le istantanee per aumentare il ritmo, tornare indietro o sventagliare da un fronte all'altro. 

Tutti i movimenti sono sapientemente orchestrati e anche le 'seconde linee' agiscono con la personalità dei titolari. Detto del dialogo Inzaghi-Frattesi, da evidenziare la prestazione di Yann Bisseck, che è stato gettato nella mischia per necessità, sapendo dimostrare a tutti di aver archiviato il primo tempo di Lisbona. L'affidabilità del gruppo risiede nell'ottima gestione di Inzaghi, che ha compreso al meglio il segreto non solo per tenere tutti sul filo della tensione, ma per farli rendere al top. Spalle larghe, spirito intraprendente, pressoché dominante. Ok il lato tecnico, ma la componente caratteriale è un aspetto preponderante per il lavoro di Inzaghi.


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