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Uno squillo di Eto'o rende amare le feste della Lazio: la capolista vola

di Fabio Costantino

Non è stato uno spettacolo particolarmente gradevole, ma alla fine l’Inter può gioire per i 3 punti di misura conquistati contro la Lazio. Il successo di San Siro consente alla capolista di allungare il proprio vantaggio sulle inseguitrici, portandolo a +8 sul Milan e a +9 sulla Juventus, anche se va ricordato che i rossoneri hanno una partita da recuperare. Un’ottima chiusura d’anno solare per i nerazzurri, dunque, in perfetta sintonia con questi 365 giorni ai vertici del calcio italiano. Il fatto che si possa giocare, considerato l’andamento di questa 17esima giornata, è già una notizia, ma non per questo il clima milanese è così amichevole con pubblico e giocatori. Mourinho sceglie il classico 4-3-1-2, con Stankovic dietro Milito ed Eto’o e Muntari riproposto da terzino sinistro, come in Coppa Italia. Per Ballardini, out Foggia, un 5-4-1 con Rocchi unica punta e Meghni in coppia con Mauri a ispirarlo.

Il primo spunto è nerazzurro, con un sinistro di Thiago Motta apparentemente banale, respinto goffamente da Muslera. Polemiche pochi secondi dopo, quando Maicon viene affrontato con modi bruschi da Radu in piena area di rigore: l’arbitro Russo ignora e non concede un penalty che poteva starci. Un po’ alla volta l’Inter prende possesso del gioco e lascia ai biancocelesti solo qualche incursione in contropiede. In una di queste, Kolarov tenta il bis del gol che domenica scorsa ha steso il Genoa, trovando però uno Julio Cesar reattivo alla faccia del gelo. Un minuto dopo arriva il vantaggio dell’Inter: Stankovic servito a destra sbaglia il primo cross, la sfera gli torna sul destro e la pennellata stavolta è precisa. Eto’o va di testa, Muslera ribatte ma il tap in vede ancora il camerunense più lesto di tutti nel ribadire in gol, il suo ottavo in campionato. Due cross, due tiri, per sbloccare lo 0-0 i padroni di casa esagerano…

La squadra di Ballardini fatica a impostare e concede troppo alla fascia destra avversaria, dove Maicon fa il bello e il cattivo tempo. Dalla sua zona però parte il cross insidioso di Mauri, che un Rocchi disturbato da Cordoba non riesce a indirizzare tra i legni di Julio Cesar. La prima brutta notizia per Mourinho arriva al 25’, quando Muntari si infortuna e costringe l’allenatore a sostituirlo con Vieira, il che rispedisce Zanetti a sinistra. Il freddo non facilita il gioco in campo e le occasioni non abbondano come l’assetto delle due squadre consentirebbe. Prima della fine del primo tempo si registrano solo una richiesta di rigore dei romani (mani forse involontario di Maicon) e un destro piazzato di Milito, che si spegne però a fondo campo. Il vantaggio dell’Inter, complessivamente, è meritato.

Bello lo scambio Milito-Eto’o (conclusione a lato del camerunense) che apre il secondo tempo, mentre la temperatura continua crudelmente ad abbassarsi (verso i -10). Mentre in campo i ritmi faticano a salire, Ballardini decide che è il momento del grande ex e manda in campo Cruz al posto di Meghni. I centimetri del Jardinero, applaudito dalla curva interista, possono essere più utili dell’estro del francese durante una partita così bloccata. Interessante il tentativo di Kolarov (un po’ sprecato nelle retrovie laziali) al 64’, un sinistro d’esterno a rientrare che si spegne di poco a lato. Ma è ben poco per cercare di raddrizzare la situazione e anche a San Siro la Lazio conferma la propria sterilità offensiva (appena 10 gol in 16 giornate), complice anche l’assenza di Zarate, squalificato. La buona partita di Cambiasso potrebbe diventare ottima se la sua punizione al 68’ non si limitasse a sfiorare l’incrocio dei pali, accolta comunque da meritati applausi.

Qualche fischio arriva invece a metà del secondo tempo, quando il pubblico dimostra di non gradire uno spettacolo tecnicamente povero (molti errori e parecchi lanci fuori misura), influenzato dal terreno di gioco ghiacciato e da una temperatura sempre più gelida. In più, l’Inter non vuole alzare i ritmi e la Lazio non riesce a farlo. A 10 minuti dalla fine Ballardini gioca le carte Makinwa e Firmani al poso di Rocchi e Del Nero, pochi minuti dopo Mourinho risponde inserendo Balotelli per l’acciaccato Eto’o e Materazzi per Milito, con il conseguente passaggio a un’insolita difesa a tre con l’intento di coprire meglio. Una tattica che paga, anche se l’andamento del match non lasciava presagire alternative. Prima del fischio finale di Russo non succede infatti più nulla da segnalare, e l’Inter porta a casa questi preziosi 3 punti che rendono le sue feste molto più serene.

INTER-LAZIO 1-0

Primo tempo 1-0


MARCATORI Eto'o (I) al 14' p.t.

INTER (4-3-1-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Cordoba, Muntari (dal 26' p. t. Vieira); J. Zanetti, Cambiasso, T. Motta; Stankovic; Eto'o (dal 41' s.t. Balotelli), Milito (dal 44' s.t. Materazzi). (Toldo, Krhin, Donati, Suazo). All. Mourinho.

LAZIO (3-4-2-1) Muslera; Siviglia, Stendardo, Radu; Lichsteiner, Baronio, Kolarov, Del Nero (dal 35' s.t. Makinwa); Meghni (dal 13' s.t. Cruz), Mauri; Rocchi (dal 35' s.t. Firmani). (Berni, Diakité, Cribari, Scaloni). All. Rossi.

ARBITRO Russo di Nola.

NOTE Ammoniti T. Motta, Stankovic (I), Baronio, Stendardo, Del Nero, Radu (L). Tiri in porta: 4-1. Tiri fuori: 8-5. In fuorigioco 1-3. Angoli 4-2. Recuperi: 2' p.t.; 3' s.t.

 


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