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Vagiannidis: "Su di me anche Monaco e City, ma avevo in mente solo l'Inter. Lo stile di gioco? Ricordo Joao Cancelo"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: sempreinter.com

Interessante esclusiva di sempreInter.com, che ha parlato con Georgios Vagiannidis, ultimissimo arrivo in casa Inter. "All'inizio sembrava incredibile, e solo quando ho firmato il contratto ho potuto credere a quello che mi stava accadendo - dice l'esterno greco, palesemente emozionato per la sua nuova avventura dopo l'addio al Panathinaikos -. Su di me c'erano tante voci, quindi non volevo illudermi troppo sull'Inter. Ho provato a restare calmo e pragmatico, aspettando con calma la fine delle trattative".

Quando hai saputo per la prima volta dell'interesse dell'Inter?
"In realtà è stata una cosa recente, dopo la fine del lockdown in Grecia. I miei agenti mi hanno detto fin da subito che il loro interesse era concreto. Senza quasi accorgermene, stavo trattando il mio passaggio all'Inter".

Con quale dirigente nerazzurro hai parlato in fase di trattativa?
"Prima di firmare, ho parlato solo con il direttore Ausilio. È stato lui a illustrarmi il progetto che aveva in mente l'Inter per me, dicendomi che sarebbe stata la scelta migliore. Ho saputo tutto quello che mi aspettava firmando per loro e questo approccio è stato uno dei fattori chiave per prendere una decisione".

Per quanto tempo hai firmato? C'è una clausola rescissoria nel contratto?
"Ho firmato per quattro anni e, a dire il vero, non ho idea se sia inclusa o meno una clausola. Francamente, non mi interessa. Farà il pre-campionato con la prima squadra e poi vederemo il da farsi. Da parte prima, farò di tutto per restare col gruppo".

Non solo l'Inter: tante le big d'Europa interessate.
"Vero, sono stato molto vicino al Monaco. E anche il Manchester City mi voleva. Inoltre, c'è stato pure l'interesse del Lask Linz. Ma quando si è palesata l'Inter, ogni dubbio è sparito, sia sul fatto di restare al Panathinaikos che riguardo le altre offerte. Da quel momento, nella mia testa c'è stata solo l'Inter. Cercavo continuità di gioco, ma quando arriva l'offerta di un club di questo livello tutto cambia".

Ti piace la Serie A?
"Sì, conosco molto bene l'Italia e ho studiato anche la lingua per un anno e mezzo, molto prima che si palesasse l'interesse dei nerazzurri. La Serie A era in cima alla lista dei miei desideri".

Che tipo di giocatore sei?
"Sono un esterno destro molto offensivo, devo migliorare nella fase di difesa. Sono bravo anche nei movimenti senza palla. Sicuramente con il lavoro in Italia crescerà dal punto di vista tattico: sono pronto a sudare tanto".

Il pensiero di lasciare la tua casa in così giovane età non ti impaurisce?
"Mi aspetto qualche difficoltà iniziale, com'è normale che sia. Ma so che questo è un passaggio della mia vita che devo affrontare per la carriera. Sono stato 10 anni al Panathinaikos, il club mi ha dato tantissimo, però mi sarei aspetato una chance già in questa satagione. Non ho alcun timore di lasciare la Gregia".

Hai una squadra preferita al di fuori dalla Grecia? Chi pensi sia il migliore al mondo nel tuo ruolo?
"Da adesso è l'Inter, ma prima che comparissero i nerazzurri nella mia vita, tifavo Manchester United. E Achraf Hakimi del Borussia Dortmund per me è il migliore in questo momento nel mio ruolo".

Il tuo stile di gioco è simile a quello di qualche altro giocatore più famoso?
"Penso a Joao Cancelo. In Grecia tutti continuano a dirmi che ricordo Giourkas Seitaridis, ma non l'ho mai visto giocare".

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