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Valentin Carboni ai margini nel Monza e con poche prospettive. Perché un ritorno all'Inter non sarebbe fuori luogo

di Redazione FcInterNews.it

Tante aspettative finora rimaste disilluse. Il trasferimento di Valentin Carboni in prestito la scorsa estate al Monza sembrava lo step necessario per fare esplodere il 18enne talento di Buenos Aires, che aveva già assaggiato la Serie A con l'Inter nella stagione precedente entrando in spezzoni di gara, non necessariamente in una comfort zone. Eppure dopo 10 giornate di campionato il figlio di Ezequiel, nonché fratello di Franco, suo compagno di squadra in Brianza, ha collezionato solo brevissime comparsate e le panchine sono assai più numerose degli ingrassi sul rettangolo di gioco. I 4 minuti del Meazza, proprio contro i nerazzurri, nella prima giornata di campionato lasciavano ben sperare, ma da allora, a parte l'assenza contro il Lecce per un problema fisico, il canterano dell'Inter ha raccolto la miseria di 29 minuti sul rettangolo di gioco, di cui 19 in Coppa Italia nella sconfitta del Monza contro la Reggiana.

Eppure le parole di Raffaele Palladino, suo attuale allenatore, dopo il suo arrivo in biancorosso facevano prefigurare ben altra esperienza: "Mi piace tantissimo come calciatore, ma soprattutto come mentalità. Sembra già un adulto, ha un'età giovanissima ma vuole arrivare. Ancora non ha capito quanto è forte, ma lo capirà. Io cercherei di tutelarlo, di proteggerlo: è un gioiello, davvero. Però va fatto crescere piano piano, in maniera graduale, ci darà una grande mano". Giusto il concetto di gradualità, ma qui si rasenta l'abbandono di (ex) minore. E sicuramente in Viale della Liberazione nutrivano ben altre aspettative quando hanno mandato Valentin al Monza per aiutarlo a crescere sul campo. Lo stesso Palladino, prima di Roma-Monza lo scorso 21 ottobre, era tornato a parlare del gioiellino albiceleste: "Sta bene, è rientrato da 3 settimane e si sta allenando benissimo e si merita un suo spazio". Tutto giusto, ma quanto spazio è in agenda per lui? Certo, la concorrenza davanti è tanta, sulla trequarti i brianzoli stanno sfruttando al massimo la crescita esponenziale di Andrea Colpani, poi ci sono Gianluca CaprariDany Mota, Samuele Vignato, Patrick Ciurria e, senza la squalifica per doping, addirittura Alejandro Papu Gomez. Insomma, non è facile per Carboni trovare minuti di qualità. Giusto, dunque, in vista di gennaio fare altre valutazioni per lui?

Possibile che l'Inter, di comune accordo con il Monza, possa decidere di spostare il trequartista argentino in una squadra dove giocherebbe con continuità, anche in Serie B se necessario. Ma viste le problematiche nel reparto offensivo con l'infortunio ancora in corso di Marko Arnautovic e un Alexis Sanchez che potrebbe non garantire una fiducia cieca sulla sua tenuta fisica, richiamare Carboni alla casa madre per rimpolpare l'attacco sarebbe così fuori luogo? Dopotutto lo stesso Simone Inzaghi lo conosce bene e sa cosa potrebbe dare con quel sinistro sopra la media. Non a caso, oltre ai preziosi 14 minuti all'Allianz Arena in Champions League contro il Bayern Monaco, il tecnico piacentino lo ha gettato nella mischia contro Sampdoria (sullo 0-0), Bologna (sotto 1-0) e Spezia (sotto 2-1), sperando nelle sue qualità per una giocata decisiva. Se questo deve essere il suo minutaggio complessivo o il suo ruolo in rosa, meglio a questo punto tenerselo in casa piuttosto che sperare in qualcosa di meglio altrove. Valutazioni che potrebbero essere spazzate via da qui a dicembre, quando si capirà quanto davvero Palladino creda nelle capacità di Valentin.


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