Vecchi: "Pinamonti pronto per fare il vice-Icardi. Colidio profilo importante"
A 4-4-2, programma in onda sulle Sportmediaset.it, ha parlato dell'attuale momento dell'Inter Primavera, ma anche di prima squadra e Nazionale, il tecnico Stefano Vecchi. “La Primavera seconda in classifica? La differenza la sta facendo lo scontro diretto che abbiamo perso contro l’Atalanta. Ma la stagione è appena iniziata, siamo secondi in campionato e in più dovremo affrontare le gare di Youth League. Siamo soddisfatti della squadra e della crescita dei ragazzi: quest’anno ho a disposizione un organico molto forte. Difficoltà a integrare i ragazzi in Prima Squadra? Purtroppo in Italia non si riesce a capire che bisognerebbe avere una squadra in più tra la primavera e la Prima Squadra. La differenza tecnica e fisica è enorme. Giocando in Europa ci siamo accorti che quasi tutti club europei hanno una squadra in mezzo, un Under 21 che permette a molti giovani di non perdersi. Noi abbiamo molti ragazzi che stanno facendo bene in Serie C o in Serie B ma è difficile pensare che possano tornare da protagonisti all’Inter.
La crescita di Pinamonti? Si allena con la Prima Squadra, ce lo prestano solo per le gare europee e siamo contentissimi di questo. Le emozioni che ho provato vedendo esordire alcuni ragazzi in Prima Squadra equivalgono a quelle della vittoria del campionato. Il rapporto con Spalletti? Penso che sia molto contento di quello che stiamo facendo. Siamo a sua disposizione, spesso coinvolge 7-8 ragazzi nei suoi allenamenti che è anche un modo per farli crescere. Siamo molto a contatto con loro perché ci alleniamo ad Appiano Gentile. Poi la cosa più importante è che la società ha un’attenzione grandissima verso il settore giovanile. Sta lavorando per il nuovo centro d’allenamento e speriamo possano fare qualcosa all’avanguardia perché anche sotto questo aspetto siamo indietro rispetto ai club europei. I profili più interessanti della Primavera? Oltre a Pinamonti che è di fatto un vice Icardi e gioca con la Prima squadra, ci sono Vanheusden che si è infortunato, Odgaard, Colidio, senza dimenticare Merola, Adorante che hanno fatto tutte le giovanili nerazzurre. Siamo stati criticati per essere troppo esterofili, quest’anno invece stiamo dando molti ragazzi alle nazionali giovanili italiane. Un giudizio su Colidio? Abbiamo vinto una concorrenza importante. Dobbiamo concedergli il tempo giusto per abituarsi al nostro calcio. E’ un classe 2000 ma si intravedono le qualità di un profilo importante.
L’esperienza in prima squadra nella scorsa stagione? In quel momento c’era una situazione difficile e complicata e il fatto che ci fosse stato un grande impegno da parte del gruppo ci ha permesso di fare bella figura. Perché le doti tecniche della rosa nerazzurra non erano in discussione neanche nella scorsa stagione. Il problema dell’Inter nello scorso anno? Lo staccamento della spina è stato una conseguenza per il mancato raggiungimento degli obiettivi. Quest’anno non potevano permettersi un’altra stagione sbagliata, in più hanno trovato un mister di grande carisma che sta gestendo alla grandissima il gruppo Stanno facendo il massimo che possono fare e che avrebbero potuto fare anche lo scorso anno. Inter in Champions? Non sarà semplice, anche le altre squadre stanno correndo veloce. Napoli e Juve partono avvantaggiate, poi ci sono anche Lazio e Roma. Non sarà facile ma stanno facendo di tutto per entrarci. Ce lo auguriamo tutti, anche perché vorremmo partecipare alla Youth League partendo dai gironi. Io come Inzaghi sogno l’occasione in una squadra importante? Sono contentissimo per Simone che conosco bene. Se lo merita perché ha grande competenza e passione. Ognuno ha l’ambizione di fare il meglio che si possa e tutti sanno che se dovesse capitarmi l’occasione giusta la valuterei insieme alla società. Quando è capitato la società mi ha sempre lasciato libero di scegliere. Comunque sto benissimo all’Inter, alleno come voglio, in una società importante. Napoli da Scudetto? Il Napoli sta lavorando da tempo con lo stesso organico. La bravura di Sarri è fuori discussione e la qualità del gioco è la migliore in Italia. Il problema del Napoli adesso sono due infortuni che sono pesanti. Milik è stato sostituito alla grande con Mertens, Ghoulam è un giocatore difficilmente sostituibile. La Juve sembra che non vada bene ma è sempre lì in alto. Il miglior allenatore in circolazione? Secondo me è Conte perché è un allenatore che sa abbinare tutto. Poi ci metto Guardiola e Simeone a livello internazionale e Sarri in Italia. Montella contestato per i troppi cambi di modulo? Di solito nei momenti di difficoltà ci si rifugia nelle certezze e penso che anche lui stia lavorando su un modulo che è il 3-4-3. Anche perché i giocatori del Milan sono adatti per questo sistema di gioco: ultimamente penso che stia trovando il bandolo della matassa. Un giudizio su Mirabelli? L’ho conosciuto bene quando era all’Inter. Ma non saprei giudicarlo per quello che sta facendo al Milan perché ha un ruolo diverso. All’Inter aveva fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda lo scouting e la scelta di alcuni giocatori. Stupito da Di Francesco? No, perché anche lui è un allenatore che sa giocare con quel modulo. La sua difficoltà è stata quella di farsi accettare dal gruppo che aveva metodi di lavoro diversi. Dal momento in cui il gruppo, che ha valori importanti, ha capito che se lo avesse seguito avrebbe potuto fare bene le cose stanno girando.
Il playoff della Nazionale contro la Svezia? Credo che tutti sapessero della difficoltà del girone. Con la Spagna si poteva ipotizzare un secondo posto, ultimamente c’è stata qualche difficoltà ma credo che l’esperienza di Ventura riuscirà a farci andare ai Mondiali. Me lo auguro per lui, ha fatto una carriera di lotta e ha avuto grandi intuizioni: è sempre stato moderno e all’avanguardia. Prima di Conte il 3-5-2 o il 4-2-4 l’ha proposto Ventura. Convocazioni giuste in attacco? In questo momento Immobile e Zaza stanno attraversando un momento di forma eccezionale. Poi credo che Ventura potrebbe anche convocare 50 giocatori e fare 5 nazionali competitive. Il problema è che poi si scende in campo in 11. Forse manca il talento che faccia la giocata decisiva ma io ho fiducia in questo gruppo: l’Italia è una squadra forte. Penso che andremo al Mondiale. Insigne il miglior talento italiano? Messo in certe condizioni sì ma nel 3-5-2 non ci sta”.