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Vecino: "Scudetto? No, l'obiettivo è la Champions. Che esperienza Spalletti!"

di Christian Liotta

Ai microfoni di Premium Sport, Matis Vecino, piacevole rivelazione di questo avvio di stagione dell'Inter, parla a poche ore dal match contro il Torino introducendo la sfida di domenica ma parlando anche di sé e del suo impatto con l'ambiente nerazzurro: 

C'è un grandissimo entusiasmo, può essere un problema o benzina per fare meglio?
"Per me è sempre positivo, l'entusiasmo dei tifosi dà sempre una carica in più ed è frutto di quello che facciamo in campo. Siamo felici di vederli così carichi, ma dobbiamo continuare in questo modo, la strada è lunga".

Anche domenica San Siro sarà quasi pieno.
"Vuol dire che stiamo facendo bene e ai tifosi piace ciò che facciamo. E' una responsabilità in più per noi".

Il mister vi dice di rimanere coi piedi per terra?
"Sì, ma non credo che a Verona ci sia stata stanchezza, il rigore ha un po' cambiato la partita".

Inizia ad aumentare la consapevolezza di essere tra le più forti?
"Vincere aiuta a sentirti così ma ogni domenica dobbiamo ripeterci, perché altre squadre vanno forte. Domenica dobbiamo vincere perché non c'è altro modo per rimanere davanti".

Obiettivo Champions?
"Certo, siamo lì in alto in classifica, vogliamo dare il massimo e vogliamo rimanerci a lungo. Ma l'obiettivo principale resta quello".

Spalletti valore aggiunto dell'Inter? Qual è il suo segreto?
"Sicuramente è un allenatore che sa trasmettere le sue idee e che ha una mentalità da grande squadra. Ha anche tanta esperienza, ha già allenato grandi realtà come l’Inter. Sa sempre trovare le parole giuste ad ogni partita e trova sempre il modo di caricare la squadra".

Il fatto che ti abbia voluto all'Inter aumenta le responsabilità?
"Sicuro, l'ho sempre detto che il primo obiettivo da quando sono arrivato qui all'Inter era fare bene per quelli che mi hanno voluto qui". 

Ti chiede anche più gol? 
"Per un centrocampista fare qualche gol in più conta. Forse è questo che mi manca o che posso aggiungere a quello che sto facendo. Sono contento di quello che sto facendo, soprattutto nell'ultimo mese dove mi sono sentito più libero di giocare. Quando cambi squadra è normale avere un po’ di tempo di ambientamento dove devi conoscere al meglio i nuovi compagni e viceversa".  

La parola Scudetto si può pronunciare? 
"No, però la strada è ancora lunga e noi dobbiamo avere degli obiettivi più a breve termine perché mancano ancora tantissime partite. Stiamo ragionando nella maniera giusta e dobbiamo continuare così".
 


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