Velocità, organizzazione e... Miccoli: attenta Inter, il Palermo è insidioso
Non sarà una passeggiata. Su questo, potete scommetterci: la partita di domani sera tra Inter e Palermo a San Siro, insidiosissimo avversario, per gli uomini di Mourinho può rappresentare un appuntamento davvero molto importante in ottica scudetto. Il motivo è molto semplice: la vittoria contro il Catania ha riportato, dopo la disfatta contro la Dinamo Kiev, una notevole allegria in casa Inter, ma adesso arriva un cliente sicuramente più impegnativo dei rossoazzurri, con tutto il rispetto per Atzori ed i suoi ragazzi, ed un'eventuale vittoria (incrociamo le dita) potrebbe far davvero spiccare il volo all'Inter in classifica, con una tra Juventus e Sampdoria che si fermerà necessariamente visto lo scontro diretto, se non entrambe, una prima mini-fuga che i tifosi nerazzurri già sognano proprio in questo mese di ottobre che ogni anno si conferma, in coppia con novembre, il migliore per lo stato di forma della squadra.
Prima di fare tali voli pindarici, però, bisogna battere il Palermo di Walter Zenga, e questo sarà tutt'altro che semplice. Ormai, i rosanero non sono più una semplice matricola, bensì sono una vera e propria realtà del nostro campionato: la squadra gira, Zenga ha trovato dopo una fase iniziale non troppo semplice gli equilibri giusti per questa squadra, con Simplicio regista arretrato e Pastore trequartista di qualità, ed è pronta a tendere un bel trappolone a questa Inter consapevole della forza dei siculi. Anche Mourinho ha più volte ripetuto l'importanza e la difficoltà dell'incontro: non va dimenticato che i rosanero hanno fermato la Juventus al Barbera con una presazione magistrale, impeccabile, un netto 2-0 risalente solo al 4 ottobre, che mise in risalto tutte le qualità di questa squadra.
Elencare ogni pecuniarità di questo Palermo è piuttosto semplice: innanzitutto, la squadra ha ormai recepito ogni regola tattica di Zenga, e come il vecchio Catania di Walter, anche i rosanero orma giocano quasi a memoria, con un'organizzazione spaventosa alla base di tutto. Oltre a ciò, troviamo un fattore che può mandare in difficoltà l'Inter, cioè la velocità: la maggior parte dei giocatori è votata al gioco offensivo e molto rapido, fatto di scambi veloci che possono mandare in tilt qualsiasi difesa se in serata. Inoltre, non va dimenticata l'alta qualità di ogni singolo giocatore rosanero: gente come Cavani, attaccante di razza capace di movimenti da campione, Kjaer, difensore centrale inseguito da mezza Europa, ma anche il giovane Pastore o l'ormai veterano Simplicio, tutti giocatori di alta categoria che non vanno sottovalutati. Come? Abbiamo dimenticato qualcuno? No, quello straordinario campione di Fabrizio Miccoli lo lasciamo a parte: lui è l'anima di questo Palermo, il giocatore più rappresentativo che se è in giornata positiva può davvero mandare a soqquadro le gerarchie di ogni tecnico: velocità, classe, tiro, tecnica, ed un lavoro per la squadra che lo rendono autentico leader dei rosanero.
Insomma, tutte qualità che rendono speciale questa squadra, in più ci sarà in panchina quel Walter Zenga che una vittoria a San Siro, magari, la starà desiderando da impazzire: con il suo Catania non c'è riuscito, ora prova con l'altra realtà siciliana, una vittoria che suonerebbe come segnale alla società: "Io sono qui, il futuro della panchina dell'Inter è mio", reciterebbe il messaggio implicito di "Coach Z". Come finirà? Questo lo scopriremo solo domani sera, per ora possiamo solo preannunciare una sfida complessa per un'Inter che però deve vincere obbligatoriamente per continuare su quella splendida strada trionfale tricolore che ormai da 4 anni percorre ininterrottamente.