Verso Londra: Benitez attinge dal sottobosco della rosa nerazzurra
Sarà senza dubbio una partita intensa dal punto di vista emotivo e fisico, soprattutto dopo il match dell’andata e alla luce dell’arcinoto carattere degli inglesi. L’Inter martedì sera sarà chiamata a portare a casa un risultato positivo al White Hart Lane contro il Tottenham, che senza dubbio si presenterà davanti al proprio pubblico con il sangue agli occhi, dopo la sconfitta dell’andata e il k.o. di ieri contro il Manchester United. Gli Spurs sanno bene che il treno per la qualificazione agli ottavi di Champions League passa anche da un successo contro i Campioni d’Europa, ma di queste aspettative è consapevole anche Rafa Benitez, che conosce il calcio britannico meglio delle sue tasche. Per questa ragione preparerà l’incontro minuziosamente, cercando di trarre il massimo dai giocatori a sua disposizione, meno di quanti se ne sarebbe aspettati.
Con Cambiasso e Julio Cesar assenti delle ultime ore, si rivedranno in campo due volti giù apparsi a Genova al posto dei sopra citati: Muntari e Castellazzi. Il primo è stato decisivo a Marassi con un gol e una buona prestazione, quanto basta perché il tecnico gli affidi una maglia a centrocampo al fianco di Zanetti. Inoltre la sua esperienza in Premier League, le sue caratteristiche fisiche e il temperamento lo rendono adatto a questo genere di partite. Per il portiere si tratterà invece di un esordio dal primo minuto nella massima competizione europea, dopo le esperienze in Coppa Uefa (e i 45' contro il Werder). Benitez farà affidamento alla sua esperienza per sopperire al meglio all’assenza di Julio Cesar. Due protagonisti inattesi direttamente dal sottobosco della rosa nerazzurra, in altre parole.
Non è un momento facile dal punto di vista infermieristico per l’Inter, che a centrocampo si ritrova in pratica disponibili solo il capitano e il ghanese, con Obi e Nwankwo poco esperti per questo genere di palcoscenici. Un motivo in più per puntare soprattutto sugli altri reparti, quello difensivo (che accoglie il rientrante Chivu) e quello offensivo, dove Pandev potrebbe partire finalmente dall’inizio e qualche chance di giocare potrebbe averla anche Milito. Intoccabili Sneijder, Coutinho ed Eto’o, ormai parte integrante del telaio di Rafa, che nonostante le assenze non modificherà di una virgola il suo 4-2-3-1.
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