Vidal fuori, Barella quasi. Da Eriksen a Sensi, passando per qualche possibile sorpresa: tutte le opzioni di Conte
Emergenza a centrocampo. Anche stavolta, come nelle ultime due stagioni, l'Inter si trova con gli uomini contanti nel reparto mediano proprio alla vigilia del match decisivo di Champions League.
MALEDIZIONE CHAMPIONS - Era capitato già con Spalletti due anni fa contro il Psv (Gagliardini e Joao Mario fuori lista a causa del FFP Uefa, Nainggolan in panchina solo a onor di firma, Vecino infortunato) e anche con Conte l'anno passato contro il Barcellona (ko Sensi, Barella e Gagliardini). Stavolta gli assenti sono il lungodegente Vecino, Nainggolan, Vidal e, con ogni probabilità, anche Barella. L'ex Cagliari non ha partecipato alla rifinitura dopo il problema accusato ieri alla caviglia e appare scontato anche il suo forfait.
SENSI ED ERIKSEN - A questo punto, Conte dovrà trovare una soluzione per completare la linea mediana. E non sarà semplice. A rigor di logica, la scelta dovrebbe cadere su uno tra Sensi ed Eriksen, che però per motivi diversi non offrono le dovute garanzie. L'ex Sassuolo, non più di qualche giorno fa, era stato definito “non pronto” a livello fisico dallo stesso Conte, mentre per quanto riguarda il danese la situazione è sotto gli occhi di tutti.
OCCHIO ALLE SORPRESE - E allora? Nel caso di una rinuncia a entrambi, occhio alle sorprese. Una potrebbe essere il dirottamento nel ruolo di mezzala di Perisic, che in passato qualche spezzone di gara l' ha già giocato in quella posizione. Il croato, per spirito di sacrificio, fisico e polmoni, può senz'altro rivelarsi una risorsa preziosa. L'altra idea fantasiosa potrebbe riguardare l'arretramento di Sanchez, che ultimamente viene spesso a prendere palla in prossimità della linea di metà campo e potrebbe ricoprire quel ruolo un po' come faceva Giaccherini nell'Italia di Conte. Chiaramente, sarebbe una scelta molto offensiva e forse fin troppo azzardata. Al contrario, si rivelerebbero scelte conservative quelle che porterebbero a schierare in mediana Skriniar oppure Kolarov. Lo slovacco ha spesso giostrato su quelle zolle in nazionale, sebbene più da mediano puro che non da mezzala (e il suo avanzamento costringerebbe Conte a toccare un reparto di difesa che tanto bene sta facendo). Il serbo, invece, è appena tornato dal Covid: la classe non gli manca per stare lì, ma chiaramente per l'ex Roma sarebbe un ruolo inedito nel quale si spende anche parecchio. Ancora più remota ancora la possibilità di un cambio modulo e conseguente passaggio a una difesa a 4. Palla a Conte: la mediana per domani è un rebus.
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