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Vidal: "Non so se sia il momento di andare al Flamengo, ma il mio capitolo europeo si può chiudere"

di Mattia Zangari

Il futuro di Arturo Vidal potrebbe tingersi di rossonero, quello del Flamengo. Club per il quale il cileno, che è legato all'Inter da un contratto fino al giugno 2022 con opzione di rinnovo annuale, non ha mai nascosto una predilezione: "Mi piace molto, la maglia che mi ha regalato il presidente mi ha riempito il cuore - le sue parole a TNT Sports -. Sogno di giocare lì, non posso negarlo. Quando succederà, ci andrò. Si spera che sia presto, se l'allenatore o la dirigenza mi vogliono ci sarà un riavvicinamento e farò di tutto per andarci. La cresta bionda? L'ho fatta sperando che Inzaghi mi noti di più".

Il matrimonio, insomma, si farà, anche se non esiste ancora una data precisa: "Il mio capitolo europeo si può chiudere - ha ammesso Re Artù -. Non so se sia il momento, ma se succede il mio obiettivo è molto chiaro: vincere tutto con il Flamengo, lottare per la Libertadores, che è un sogno perché è come la Champions in Europa. Se vado lì, è per continuare a lottare ed essere un giocatore importante. Il Flamengo è una squadra competitiva, la migliore del Sudamerica e tutti quelli che giocano lì vorrebbero andarci". 

Finita la carriera da calciatore, Vidal ha già un'idea ben chiara in testa su cosa fare: "Diventerò allenatore della Nazionale cilena, se Dio vuole. Sto imparando e vorrei essere ct della Nazionale. Mi piace molto il 4-3-3, ho l'opportunità di vedere tanto calcio e sto imparando. Vorrei guidare una prima una squadra e poi la Nazionale. Tutto quello che ho vissuto con La Roja mi fa venire voglia di fare l'allenatore e di spiegare ai giocatori cosa rappresenti. Non è solo una maglia, è un Paese".

Nel corso della chiacchierata con il collega Enzo Olivera, Vidal parla anche del compagno e connazionale Alexis Sanchez: "Lo vedo bene, lo vedo felice. Lui leone in gabbia? Sì, sì, è un giocatore con grande qualità per il quale è difficile stare in panchina. Ma sono decisioni del tecnico (Inzaghi ndr), non voglio commentarle, l'ho visto motivato: entrambi ci stiamo preparando per migliorare la nostra forma. Il rosso rimediato col Liverpool? La stampa italiana non è bipolare, ma tripolare (ride ndr): è un follia. Un giorno dicono che un giocatore è il migliore, un altro che è il peggiore. Se tu mi chiedi perché abbiamo perso, ti dico che è stata una questione di dettagli che non si possono trascurare contro una delle squadre più forti del mondo".

Vidal, quindi, fa una riflessione sulla Champions, un'ex ossessione per lui che non è mai riuscito a vincerla: "Sono stato nelle migliori squadre del mondo ed è sempre successo qualcosa. Ho sempre cercato di dare il massimo, rappresentare il calcio cileno e finire a testa alta. Per lottare per la Champions devi essere nelle squadre più forti di ogni Paese e penso di aver già superato quella fase". 

Fuori dalla Champions, ora gli obiettivi dell'Inter sono scudetto e Coppa Italia: "E' difficile, saranno importanti i dettagli. Il Milan è una squadra che magari ha perso qualche chance di allungare, ma poi è successo anche a noi. Non si possono commettere errori".  


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