"Voi valete quanto me, ne usciremo": ecco come Mancini si è ripreso l'Inter
Fonte: Gazzetta dello Sport
A Roberto Mancini, più che il lavoro tattico, dal momento del suo arrivo all'Inter è toccato soprattutto un delicato lavoro psicologico. Come rivela La Gazzetta dello Sport, il tecnico jesino si è presentato alla squadra sabato 15 con un discorso che ha subito trasmesso concetti importanti ai giocatori: "Voi valete quanto me, non sono il salvatore della patria - ha esordito l'ex tecnico di Manchester City e Galatasaray, che ha provato a far comprendere alla sua squadra come il terzo posto non sia poi così lontano -. Ciascuno di voi è importante tanto quanto me e solamente restando uniti ne usciremo". Secondo la rosea, già con queste prime parole Mancini si è conquistato la fiducia del gruppo, responsabilizzando la squadra e diffondendo nella squadra il sentimento di appartenenza al progetto di risalita.
"La squadra, dal punto di vista mentale, ha risposto bene ai primi due stimoli. Nel derby pareggiando il gol di Menez, in Europa League ribaltando la gara con il Dnipro nonostante l’inferiorità numerica. Il confronto diretto con Walter Mazzarri dice che Mancini stravince. Con WM mai quest’anno la squadra, sotto nel risultato, aveva poi vinto. Al massimo aveva pareggiato con Napoli e Palermo. La rimonta completa in A era riuscita solo in 2 occasioni nella prima stagione, contro Fiorentina e Chievo (sotto 1-0, vittoria finale per 2-1). Giovedì contro il Dnipro nemmeno era in panchina, ma la squadra ha mostrato di aver assorbito quel discorso dimostrando di essere loro stessi i salvatori della patria calcistica nerazzurra", scrive il quotidiano.
Mancini ha incassato anche i complimenti del presidente Erick Thohir, entusiasta per la qualificazione ai sedicesimi di Europa League e anche per la prova di alcuni singoli, su tutti Samir Handanovic e Pablo Daniel Osvaldo. Ciò che più ha colpito il tycoon è stato il carattere mostrato in inferiorità numerica, un aspetto quasi mai riscontrato durante la gestione Mazzarri.