Vucinic ha in testa l'Inter, possibile il prestito: tutte le cifre. Palla a Thohir
Fredy Guarin si allena ad Appiano Gentile, ma difficilmente (quasi impossibile) verrà convocato da Mazzarri per la partita di domani contro il Catania. Il colombiano, ormai, è entrato nell'ordine di idee di lasciare l'Inter e, allo stesso modo, l'Inter sta vagliando le proposte pervenute per una cessione. Finora, però, nulla di particolarmente interessante: timido lo United, semplice abboccamento col Tottenham e offerta bassa (8 milioni) da parte del Galatasaray.
MIRKO VUOLE L'INTER – E Mirko Vucinic? Il montenegrino è l'altro volto deluso di questa pazza settimana di mercato sull'asse Milano-Torino. L'attaccante non è stato convocato da Conte per la partita di stasera contro la Lazio e, proprio come Guarin, ha la testa lontana da Torino. Le offerte di club stranieri restano chimere, anche perché lui vorrebbe fortemente l'Inter. E l'Inter vorrebbe lui, a patto di non inserire più Guarin nella trattativa. Ci vuole pazienza, ma la strada del prestito con diritto (che diventerebbe obbligo) di riscatto è ancora viva.
TUTTE LE CIFRE – ''E’ presto per parlare di una proposta, ma sicuramente c’è un orientamento in tal senso – svela la Gazzetta dello Sport –. Da settimane Marotta ha fatto il prezzo dell’attaccante ex Roma: 11 milioni di euro. Logico dedurre che l’Inter possa puntare ad un’acquisizione temporanea per 2 milioni legata ad un obbligo di riscatto per altri 7. Una base di partenza che potrebbe star bene anche al giocatore, ormai pronto a firmare per l’Inter martedì scorso con in mano la proposta per un prolungamento di contratto sino al 2016 da 2,2 milioni di euro netti. La strada è ancora impervia, ma i contatti indiretti tra le due società portano proprio in questa direzione''.
PALLA A THOHIR – Ora la palla passa a Erick Thohir. Nel caso in cui il neo presidente nerazzurro volesse affondare il colpo, saprebbe quali argomenti utilizzare per riallacciare i rapporti col club bianconero e accontentare in un colpo solo sia Vucinic che Mazzarri.