WM: "Qarabag reazione, grazie curva. Hernanes, Palacio, i nemici e Viola..."
Fonte: Appiano Gentile (CO) - Dall'inviato al centro sportivo Angelo Moratti
Due vittorie, due pareggi e una sconfitta, quella contro il Cagliari. 8 punti in classifica con la Fiorentina all'orizzonte, per quello che si presenta come un match difficile che nelle ultime stagioni ha visto risultati altalenanti. Una gara da vincere, soprattutto dopo il ko interno contro i sardi che ha fatto male, con l'occasione di 'vedere' la doppia cifra in graduatoria. Per presentare e analizzare la sfida di domani contro gli uomini di mister Montella, si presenta nella sala stampa del centro sportivo Angelo Moratti il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri, con le dichiarazioni riprese dall'inviato di FcInterNews ad Appiano Gentile.
Il match di Europa League ha alleggerito la pressione?
"La tensione è stata creata da noi stessi dopo la sconfitta con il Cagliari, ma contro gli azeri abbiamo reagito. Per un tecnico è più facile lavorare con le vittorie, perché si crea morale e per me è più semplice incidere maggiormente nella testa dei giocatori".
Come è possibile che alcuni giocatori abbiano i crampi nonostante la stagione sia appena iniziata?
"Le energie vengono consumate non solo per questioni muscolari, con corsa, salti e cambi di direzione. Molto volte entra in gioco anche il cervello e l'aspetto psicologico, spendendo energia in quantità maggiore rispetto a un semplice muscolo. Questo conferma quanto ci tengano i nostri giocatori, che vorrebbero mangiare il campo e l'avversario. Io lavoro proprio su questo alla ricerca della giusta dose di 'voglia'. Il calcio è attenzione, non tensione. Dobbiamo isolarci da tutto e tutti, considerando che all'Inter le pressioni sono maggiori".
Secondo lei qual è il problema da risolvere nell'immediato?
"Tutto, il calcio non è una cosa sola. Occorre che tutto sia al proprio posto e non sempre la prestazione porta al risultato. Ma lavorando tanto, proprio sul gioco, credo che in un certo periodo si possa arrivare anche al risultato".
Sono esagerate le critiche post-Cagliari?
"Abbiamo deciso, in accordo con l'ufficio stampa, di parlare dell'Europa quando giochiamo in Europa e di campionato quando giochiamo in Serie A. A questa domanda non voglio rispondere".
Cosa risponde a Zeman? Il boemo dopo la vittoria di Milano ha detto che i nerazzurri hanno fatto maggior affidamento sulle individualità.
"Non credo che abbia parlato male di noi, avrà espresso un concetto specifico. Ibarbo ha giocato bene, ma la sua prestazione è frutto dell'organizzazione dell'intera squadra. Quando ci sono giocatori di qualità bisogna lasciarli liberi. A Coverciano mi conoscono, da sempre, e chi ha fatto i corsi non può non confermare quanto sia maniacale il mio lavoro. Conosco i giornalisti, non credo che Zeman abbia parlato in questi termini".
Cosa si aspetta dalla Fiorentina?
"Match difficilissimo, Montella gioca palla a terra senza dare punti di riferimento. La Viola ha fatto grandi cose e si sta confermando, nonostante qualche defezione. Al pari di noi".
Si può lavorare sull'aspetto 'attributi'?
"Posso dire qualsiasi cosa in panchina, anche se a volte devo mettere la mano davanti alla bocca perché siamo controllati e spiati. Io parlo per stimolarli, cercando di tirare fuori tutto da loro. Un tecnico, come già capitato altre volte, può esprimersi anche usando termini forti. Succede spesso".
Giocare contro Fiorentina e Napoli può essere più semplice per l'Inter, paradossalmente, rispetto a partite contro squadre più abbordabili?
"Lo vedremo, nulla è scontato. L'abbiamo visto con il Cagliari, dobbiamo pensare a noi stessi per mettere in difficoltà l'avversario. Vale per tutte le squadre, quindi dobbiamo accettare anche la sconfitta".
Il mister puntualizza: "Io sono sempre stato un allenatore serio, se avanzo qualche critica è perché succedono cose ingiuste. Anche se si vince. Io mi limito a reagire a una palese ingiustizia".
Quali sono state le critiche che le hanno dato più fastidio?
"Credo di avere l'esperienza per essere preparato. Conosco tutto, non devo aggiungere altro, devo solo allenare. Alcuni critici influenzano la gente allo stadio, ognuno svolge il proprio compito".
La squadra ha perso certezze?
"Sono stato il primo a dire che una partita come quella contro il Cagliari non lascia dubbi, nessuna giustificazione. Magari potremmo ricordarci, come dato oggettivo, che siamo rimasti in 10 per tanto tempo. E dopo? Tutti si sono dimenticati di questo e nel calcio moderno è fondamentale a livello tattico. Non neghiamo il fatto che il Cagliari possa essere inferiore, ma voglio ringraziare la Curva che è stata il dodicesimo uomo in campo. Ho salutato i tifosi e questo è il modo per aiutare la squadra. Poi, se volete, vi faccio notare che la squadra azera ha pareggiato contro il Saint-Etienne rischiando di vincere, militante nella Ligue 1 francese, torneo non troppo inferiore al nostro. Il Qarabag è una signora squadra, i ragazzi sono stati bravi. Il calcio francese è in crescita, il PSG ha battuto il Barcellona".
Quali sono gli obiettivi della stagione?
"Siamo tutti uniti, con l'obiettivo di tornare competitivi nel minor tempo possibile. Peccato per il ko contro il Cagliari".
FcIN - Mister, dopo questi ultimi giorni in cui il pubblico nerazzurro ha mosso delle critiche nei suoi confronti, si sente di lanciar loro un messaggio? Al secondo anno all'Inter, dopo aver rinnovato il contratto, quanto si sente interista?
"Non sono un attore, voglio fare il massimo e non è mia intenzione raccogliere consensi, se non con il lavoro sul campo. I tifosi sanno tutto, conoscono ciò che faccio e dopo un anno sono andato a ringraziarli perché ora mi sento 'padrone' e conosco tutto dell'Inter. Loro sono vicini alla squadra e ci danno una mano a rendere al meglio. Per questo li ringrazio".
FcIN - Come procede il recupero di Palacio? Quanto manca per vederlo al 100%?
"Sta un po' meglio, lui stesso sa quanto sia fondamentale per noi, ma molto dipende dalla condizione fisica. Dopo questa partita ci sarà la sosta che sarà utile per lavorare anche su Rodrigo".
Investirebbe nuovamente 20 milioni per Hernanes?
"Sarebbe un discorso infinito. Contano i momenti e lui in un certo periodo è stato fondamentale per arrivare al quinto posto lo scorso anno, anche se chiaramente ci aspettiamo di più da un giocatoro come lui. Certe squadre, se notate, spendono anche di più. Il prezzo è relativo".
Come stanno gli infortunati?
"Dodò sta meglio, ma devo valutarlo nella seduta di oggi. Domattina, invece, a Coverciano cercherò sceglieri i giocatori che stanno bene e che daranno maggiori garanzie per la partita".
Stai creando il 'fortino', tutti contro gli altri?
"Spero proprio di sì, stiamo lavorando proprio per questo e spero già a Firenze di far vedere quello che ci siamo detti. Voglio una squadra vera, con voglia".
Hai rievocato il 'rumore dei nemici' di Mourinho...
"Mi fa molto piacere, ma quella era un'Inter diversa. Ritengo Mourinho, anche a livello manageriale, un grande. Per quanto mi riguarda penso sempre alla squadra, anche di notte. Però meglio lasciare da parte accostamenti e paragoni".