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Yormark, pres. Roc Nation Sports: "Ho visto Inter-Juve, che passione. Ecco cosa accomuna Lukaku e Rihanna"

di Christian Liotta

Michael Yormark, presidente dell'agenzia Roc Nation Sports International, è protagonista di un'interessante intervista ai microfoni della rivista Undici. Tanti i temi trattati, a partire dalla celebre presa di posizione esplicita in difesa di Romelu Lukaku, uno dei principali assistiti dell'agenzia, dopo il deprecabile episodio degli insulti razzisti subiti sul finale della gara di Coppa Italia contro la Juventus: "La maggior parte delle agenzie non avrebbe preso posizione, non avrebbe difeso i propri assistiti, sarebbe stata più preoccupata di quello che gli altri avrebbero pensato di loro. Questo non è mai stato un nostro pensiero. L’unica nostra priorità è supportare i nostri atleti, in campo e fuori dal campo. Vogliamo essere un fattore di cambiamento. I club di calcio devono mantenere una posizione forte contro il razzismo, devono fare in modo che i tifosi capiscano che ci dev’essere zero tolleranza in merito. Quei tifosi che hanno urlato quelle cose a Lukaku non solo devono essere bannati dallo stadio della Juventus, ma da qualsiasi stadio italiano, a vita".

Tra i calciatori sotto contratto, oltre agli interisti Romelu Lukaku e Federico Dimarco, anche Kevin De Bruyne, Chris Richards, Alex Witsel. La filosfia di Roc Nations è chiara: "Vogliamo rappresentare i migliori talenti al mondo, ma vogliamo anche atleti che desiderino fare la differenza su tutti i livelli. Come agenzia, gestiamo tutti gli aspetti delle loro carriere, sia quelli di campo che quelli extra campo. Perciò, quando uno sportivo viene da noi, può concentrarsi su un’unica cosa: essere il miglior giocatore possibile. Di tutto il resto, ce ne occupiamo noi. Li incoraggiamo a far sentire la loro voce, a esprimere le loro opinioni. Vogliamo che siano ascoltati e che abbiano un impatto. Questo perché hanno un’opportunità unica: sfruttare la loro fama, la loro inf luenza, per creare un cambiamento positivo. È questo, penso, che ci rende attraenti agli occhi degli atleti, e al tempo stesso che rende certi atleti attraenti per noi".  la compagnia è stata fondata da Jay-Z, e il suo roster di clienti comprende alcuni dei più grandi artisti di fama internazionale, da Rihanna ad Alicia Keys. "Sportivo o artista non fa differenza. C’è una parola ad accomunarli: intrattenimento. Lukaku che gioca di fronte a settantamila spettatori o Rihanna che si esibisce in un’arena sold out sottintendono lo stesso concetto: un pubblico che paga il biglietto per godere di un intrattenimento. E l’approccio che abbiamo nel gestirli come agenzia è praticamente lo stesso".

L'espansione in Italia è un fattore cruciale per Roc, evidenzia Yormark: "Vogliamo essere protagonisti anche nel vostro Paese; vogliamo lavorare con più atleti, con le organizzazioni sportive, e penso che i valori della nostra compagnia possano aiutare molti sportivi a raggiungere i loro obiettivi. Quello che mi colpisce dell’Europa, e in particolare dell’Italia, è la straordinaria passione per il calcio. Ho assistito a Inter-Juve: le strade piene di gente, gli ultras che cantavano durante la partita. Con me c’erano i co-fondatori di Roc Nation: non avevano mai visto niente del genere. Juan Perez (presidente di Roc Nation Sports) mi ha chiesto: Michael, ma questo succede ogni volta? È tipo il Superbowl! Io gli ho detto di sì, la passione dei tifosi in Italia è qualcosa di enorme, non siamo abituati negli Stati Uniti".. Ma proprio dagli States il calcio europeo può importare nuovi modi per costruire la sua attrattività: "In Europa gli eventi sportivi sono costruiti sulle partite, ma per allargare la fanbase è necessario che il pubblico possa godere di più esperienze di intrattenimento. Qualcosa che non sia limitato al fatto che la loro squadra vinca o perda, ma una fan experience che possa fargli trascorrere dei momenti fantastici in uno stadio o in un’arena. È un aspetto che il calcio europeo dovrebbe considerare nel rapporto con i propri tifosi".

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