Zanetti ha ancora voglia: "Quando mi ritiro? Aspettiamo qualche anno"
Nel corso del programma Deejay Football Club, Ivan Zazzaroni ha intervistato il capitano dell'Inter Javier Zanetti. Il capitano arriva al collegamento fresco di allenamento ad Appiano Gentile. "Bisogna allenarsi sempre, se no gli altri corrono più di te". Collovati gli fa i complimenti per la gara con il Lille e gli chiede fin quando ha intenzione di andare avanti: "Sinceramente sto bene, finché sto così continuerò. Poi arriverà il momento che dirò basta". Un saluto anche per Antonio Cassano: "Mi spiace per quello che gli è successo, gli auguro di tornare al più presto perché è un ragazzo fantastico". Javier sta bene, l'Inter un po' meno, ma Zanetti è fiudicoso: "Inizio difficile per tanti motivi, dal cambio di allenatore a quello di preparazione, fino ai giocatori importanti che son stati fuori per tanto tempo. Poi siamo stati sfortunati in qualche partita, ma tocca a noi rimediare. Però vedo l'impegno della squadra e devo dire che tutto è possibile".
Con Zanetti è stato toccato l'argomento più caldo e più drammatico, l'alluvione che ieri ha devastato Genova. Pupi, che proprio domani sarebbe dovuto andare a Marassi con l'Inter per sfidare il Genoa di Malesani, afferma: "Mi spiace tantissimo, siamo molto vicini alle famiglie che stanno vivendo un momento di difficoltà. Spero che non succeda più nulla di grave". Interrogato sulle parole di Ibra contro Guardiola apparse nella biografia dello svedese, Zanetti si dice stupito: "Ha detto questo? Allora a San Siro aspettiamo una vera litigata". Ma all'Inter Ibra ha mai menato qualcuno? "No, mai nessuno. Che faceva paura, però, è vero. E' grosso, e se si incavola lui non è facile tenerlo a bada. Ci stava che a volte fosse nervoso, però poi finiva lì. Arrabbiato con gli argentini? No, con Ibra andavamo molto d'accordo". Zanetti rivela che i contatti tramite sms con Mourinho continuano: "Lui però lavora sempre, anche se ci sentiamo spesso. Abbiamo un rapporto splendido".
Domande dei tifosi: uno juventino gli chiede perché non si ritira, dato che a 38 anni è ancora il migliore dell'Inter. "Lasciatemi fare qualche anno in più, poi vedo". A chi gli chiede se scambierebbe gli scarpini di Maradona con la Champions risponde: "No, tanto la Champions è arrivata". Infine, una domanda sul centrocampo: "L'Inter ha fatto qualche investimento sui giovani. Da fuori si pensa che siamo un gruppo anziano, e che noi facciamo un clan che deve giocare per forza tutte le partite. Io non farò mai problemi se dovessi andare in panchina. Io posso andare anche in tribuna, se serve a dare una mano alla squadra" (e in quell'istante Zazzaroni lo apostrofa scherzosamente: "Che balla!", ndr). In conclusione, una battuta di risposta a Zazzaroni che sempre per scherzo gli chiede di non fare la formazione: "Io non faccio l'allenatore".