Zanetti: "Il gruppo ha cuore, Sneijder batte le punizioni come Recoba"
Fonte: Gazzetta della Sport
E’ lui l’unica certezza nerazzurra, una delle poche garanzie di continuità di questo sfortunato periodo, per quanto riguarda l'infermeria nerazzurra. Tra tutti gli infortuni e le squalifiche a cui Josè Mourinho deve far fronte, l’unica costante è il capitano, Javier Zanetti. Che sia in difesa o che sia a centrocampo, il capitano c’è sempre e dopo 125 presenze consecutive non sembra volersi fermare più, alla soglia del 37 primavere. El Tractor, raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, ha spiegato e ribadito i meriti di questa Inter, che si avvale di un gruppo davvero incredibile. “Speriamo di poter uscire presto da questa situazione di emergenza; la vittoria contro il Siena ha evidenziato come il gruppo sappia sputare sangue in campo, lotti e non si risparmi mai.Le partite vinte in rimonta o all’ultimo secondo non sono frutto del caso, ma della voglia del gruppo che, anche se è composto nella maggior parte da stranieri, è molto coeso”. Zanetti elogia ancora il gruppo e il presidente: “Ho rivisto il 4-3 di Samuel e vedere l’immagine felice del presidente mi ha riempito di gioia. Siamo insieme da quasi 15 anni e ne abbiamo subite tante; il presidente Moratti si merita davvero di entrare nella storia del calcio italiano".
Il capitano esclude in maniera forte le voci che lo volevano coinvolto in un alterco con Alberto Malesani, tecnico del Siena: “Non c’è stato alcun contatto con Malesani, che rispetto molto. C’è stata una discussione civile. Lui si lamentava della punizione che ci ha dato il 3-3 e io gli facevo notare che nel calcio ci sono episodi a favore e a sfavore. Reputo comunque Malesani uno dei migliori allenatori in Italia; lo dimostra la grande partita del suo Siena sabato". Conclusione con un pensiero a Sneijder e alle sue punizioni, con tanto di paragone con uno specialista del calcio piazzato dell’Inter del passato: “Wesley mostrava il suo talento già ai tempi del Real. E’ un combattente nato con grande classe; è sempre lì pronto a dare una mano. E le sue punizioni sono incredibili; mi ricorda tanto Recoba”.